La strada che porta verso la meta è lunga e sulla carreggiata resta ancora qualche ostacolo da schivare, ma abbiamo appena fatto il pieno alla nostra auto e viaggiamo a una buona velocità.
Tradotto: servirà ancora un po’ di pazienza ma passo dopo passo ci stiamo riprendendo la nostra libertà. Lo suggeriscono i numeri delle terapie intensive e dei reparti ospedalieri, che da qualche giorno possono respirare grazie ai segni “meno” davanti ai ricoveri. Anche il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, guardandoli ha confermato che “ci stiamo avviando verso una situazione marcatamente favorevole, tutti i numeri ci indicano che questa è la direzione”.
Ora però lo certifica anche il nuovo decreto varato dal Governo di Mario Draghi. Nel segno della gradualità, visto che per ora l’obbligo di mascherina all’aperto resta fino al 10 febbraio, l’esecutivo punta a ripristinare il normale stato della cose sulla base di tre principi cardine: l’estensione illimitata della validità del Green pass, nuove regole per la scuola e la didattica a distanza e maggiori limitazioni per i non vaccinati in caso di zona rossa.
Fino ad oggi la validità della certificazione verde per chi ha completato il ciclo vaccinale primario e ha effettuato anche il richiamo è fissata a 6 mesi (ridotta rispetto ai 9 precedenti).
Dal momento però che ad oggi non vi sono indicazioni da parte delle autorità scientifiche riguardo la quarta dose di vaccino, il Governo ha scelto di non porre limiti alla durata del cosiddetto Green pass rafforzato.
Gli oltre 34 milioni di perone che hanno effettuato la terza dose o chi ha “solo” le due dosi ma è guarito dal Covid-19 avrà dunque il Green pass illimitato.
Sul fronte scuola, il Governo si è mosso in due direzioni: semplificare le regole per quarantena e didattica a distanza e garantire con forza le lezioni in presenza.
L’obiettivo è aumentare le percentuali della popolazione scolastica ad oggi in presenza, che secondo il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sono rispettivamente dell’81% per quanto riguarda gli alunni, del 92% quella dei docenti e del 93% quella che riguarda il personale tecnico amministrativo.
Le nuove regole della scuola dicono quindi che:
Il nuovo decreto in parte risolve le criticità sorte negli ultimi tempi sul sistema dei colori. A fronte di un’ampia diffusione della vaccinazione, le Regioni più volte hanno richiesto una riforma del sistema in modo che il vaccino potesse fare ciò per cui è stato pensato ovvero non bloccare più attività e cittadini.
Le richieste sono state parzialmente accolte. Le maggiori restrizioni in zona rossa scatteranno soltanto per i non vaccinati. Come ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa, già oggi era previsto che i vaccinati potessero essere esenti dalle restrizioni introdotte dalla zona gialla.
Ora lo stesso varrà per le zone rosse. Il decreto elimina tutte le restrizioni previste nelle zone rosse per le persone in possesso del Green Pass Rafforzato. Va da sé, quindi, che le restrizioni della zona rossa riguarderanno soltanto la fetta di popolazione non vaccinata.
Il nuovo decreto introduce novità anche per gli ingressi in Italia: si tratta di nuove misure per andare incontro alle Regioni che anche in questo periodo vivono di turismo.
Con il nuovo decreto, dunque, verrà riconosciuto lo status vaccinale del paese estero di origine così come il certificato di avvenuta guarigione.
Se però fossero trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, una persona proveniente da un paese straniero per accedere ai servizi per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato avrà bisogno di un tampone negativo: l’antigenico rapido ha una validità di 48 ore mente il molecolare di 72 ore.
Fonte | Governo