Hai un veicolo elettrico? Partecipa alla “caccia alla colonnina” dell’ECOdolomites Trophy 2019

Dal 5 al 7 settembre, nello splendido scenario delle Dolomiti, si svolge l’ECOdolomites Trophy, una caccia al tesoro sui generis ideata per promuovere l’ecomobilità su tutto il territorio. Le iscrizioni sono aperte fino al raggiungimento di un massimo di 80 veicoli elettrici.
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Gaia Cortese 26 Agosto 2019

Un evento per promuovere la mobilità sostenibile nel cuore del Patrimonio mondiale dell’Unesco, le Dolomiti. Una sfida che prevede di percorrere circa 220 km e nove passi montani su veicoli elettrici a quattro, tre e due ruote.

L’appuntamento con ECOdolomites, che quest’anno è alla sua decima edizione, è previsto nelle giornate dal 5 al 7 settembre. Hai un veicolo elettrico? Potrebbe essere la “scusa” per fare questa esperienza immerso in uno scenario naturale mozzafiato e per partecipare anche ad un’insolita caccia al tesoro.

Proprio còsì. Nel programma degli eventi, sabato 7 settembre è previsto l’ECOdolomites Trophy: non solo dovrai percorrere nove passi delle Dolomiti (Passo Sella, Passo Pinei, Passo Nigra, Passo Costalunga, Croce Russi, Passo Rodella, Passo delle Erbe, Campolongo, Pordoi) utilizzando la minor energia possibile, ma dovrai anche trovare e fotografare il maggior numero possibile di colonnine di ricarica per aumentare il tuo punteggio finale ed essere quindi il vincitore della gara.

Le iscrizioni all’ECOdolomites Trophy sono aperte fino a un massimo di 80 veicoli partecipanti. Per registrarsi è sufficiente andare sul sito ecomove.cc, accedere alla pagina iscrizioni, compilare il modulo e diventare socio di ECOmove con un contributo annuale di 20 euro.

Attraverso la promozione di questi eventi, si vuole dimostrare che è possibile ridurre l'inquinamento del traffico stradale, ridurre quello acustico e preservare l'ambiente naturale in tutta la sua bellezza. Un obiettivo sempre più condiviso dalle comunità locali montane, basta pensare alle misure prese dalla Valle di Braies nel corso di questa estate, perché letteralmente invasa dai troppi turisti.