Hutch e Starsky, l’ex pompiere e un cane in giro per il mondo per parlare dell’inquinamento da plastica

Ottantamila chilometri di strada percorsi, 13 anni lontano da casa e 38 paia di scarpe consumate. Sono i numeri di Martin Hutchinson, e del suo fedele compagno di viaggio Starsky, un cane che lo segue ovunque vada. Ma Hutch avrebbe altri numeri da raccontare: la quantità di rifiuti abbandonati che trova in giro per il mondo. Bottigliette di plastica, cotton-fioc, imballaggi e contenitori che inquinano la Terra. La sua missione? Parlarne con i bambini per avere un futuro migliore.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Gaia Cortese 30 Aprile 2019

Quelli degli Anni Settanta erano due poliziotti in servizio presso la nona Stazione di Polizia di Bay City nel sud della California, molto diversi tra loro, ma uniti da una profonda amicizia. Quelli dei nostri tempi sono sempre uniti da un fortissimo legame, ma sono un cane e un ex pompiere della città di Manchester. Starsky è un cane di 5 anni dal pelo corto e nero. Hutch è Martin Hutchinson, 57 anni, che nel 2006 ha iniziato a viaggiare a piedi in giro per il mondo con una missione: dare testimonianza di quanti rifiuti abbandonati stiano soffocando il nostro pianeta ed entrare nelle scuole proprio per parlarne con bambini e ragazzi.

Ha così iniziato il suo viaggio tredici anni fa, prima a piedi, poi in sella a una bicicletta orizzontale, una Recumbent Tricycle, con tanto di bandiera del Regno Unito e la scritta “Starsky & Hutch”. Sì, perché Starsky è ormai il suo inseparabile compagno di viaggio che l’ex pompiere ha adottato e portato sempre con sé, dopo averlo trovato abbandonato in un canale in Portogallo.

“In un solo un chilometro di spiaggia in Portogallo ho raccolto 431 bottiglie di plastica e 70 vasetti di yogurt – racconta Martin Hutchinson -. E nessuno può immaginare quanti bastoncini per le orecchie ci siano nella sabbia".

L’ex pompiere, in questi lunghi tredici anni di viaggio, ha già percorso 80 mila chilometri. Ha avuto bisogno di 38 paia di scarpe, ma è riuscito a mettere piede in ben 21 Paesi. L’obiettivo è quello di arrivare fino in Australia, entro il 2030 possibilmente.