I bambini che usano molto lo smartphone ottengono risultati peggiori nelle prove di italiano a scuola

L’Università Milano-Bicocca e la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana hanno valutato gli effetti di un utilizzo precoce e massiccio dello smartphone nei bambini dai 10 ai 14 anni. Chi passa tante ore davanti allo schermo ha più difficoltà nell’apprendimento della lingua.
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Martina Alfieri 12 Settembre 2023
* ultima modifica il 12/09/2023

Quali sono i limiti e i vantaggi dell’essere nativi digitali? Sempre più spesso vediamo bambini che, fin da piccoli, si trovano a maneggiare smartphone e tablet, assorti e rapiti dalle immagini che appaiono sullo schermo. Un nuovo studio, condotto dall’Università Milano-Bicocca e dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, conferma però un timore diffuso: un uso massiccio dello smartphone in giovane età non solo non favorisce l’apprendimento ma, al contrario, ha un impatto negativo nelle prove scolastiche di italiano.

Lo studio ha preso in esame oltre 1600 studenti delle scuole italiane, di età compresa tra 10 e 14 anni, che sono stati suddivisi in due gruppi: chi aveva ricevuto un dispositivo mobile prima dei 12 anni, e chi invece lo aveva ricevuto più tardi, quando già frequentava la scuola secondaria di I grado.

Ottenere uno smartphone uno o due anni prima, di per sé, sembra non avere effetti negativi sulle prove scolastiche. Ciò che invece ha un impatto significativo sull’apprendimento della lingua italiana è la frequenza nell’utilizzo di strumenti digitali. Secondo la ricerca, gli studenti che fanno un uso intensivo degli schermi – e quindi sono più a rischio di subire gli effetti negativi dello smartphone – sono circa il 23,5% della popolazione studentesca italiana.

Questo risultato conferma un’ipotesi che sta emergendo nella letteratura internazionale”, commenta Marco Gui, direttore del Centro Benessere Digitale dell’Università Milano-Bicocca. “L'uso autonomo dei “media mobili” durante l'infanzia può nuocere in particolare a coloro che presentano fragilità preesistenti, in questo caso una ridotta capacità di limitare l'uso degli schermi legata al contesto familiare o a specifiche caratteristiche psicologiche”.

Già numerosissimi esperti, negli ultimi anni, hanno ribadito che distrarre i bambini con cellulari e dispositivi digitali in genere può avere una serie di conseguenze emotive e comportamentali da non sottovalutare.

La stessa Società Italiana di Pediatria ha dato indicazioni precise, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli. Gli smartphone e tablet andrebbero del tutto evitati prima dei 2 anni, durante i pasti e prima di andare a dormire. Ne possono invece fare un uso limitato (un’ora al giorno al massimo) i bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni; tra i 5 e gli 8 anni, è bene mantenere l'utilizzo entro le due ore.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.