Esistono sport che sei abituato a vedere in tv in un certo modo, senza sapere che alcuni hanno anche delle varianti. È il caso dell'hockey, che viene praticato sia sul ghiaccio che sul prato. Ma se ti dicessi che esiste anche lo sci d'erba? Si tratta di una variante dello sport alpino, è nato in Germania intorno al 1960, e negli ultimi anni è diventato un ottimo esempio di come resistere agli effetti dei cambiamenti climatici.
L'aumento delle temperature in Italia ha messo a serio rischio gli impianti sciistici al di sotto dei 2000 metri d'altitudine. Attualmente nel nostro Paese il 90% delle strutture utilizza neve artificiale, con tutti gli aspetti ambientali che ne derivano: i generatori di neve, l'acqua liquida per produrla, le torri di raffreddamento e i cannoni sparaneve.
A differenza di quello tradizionale, quello d'erba utilizza sci cingolati, molto simili agli skipass. Attualmente questo sport si pratica in 18 Paesi (anche extraeuropei). Ha un circuito di gare internazionali, una Coppa del mondo, ha un campionato junior e uno assoluto. Dal 2000, come ti dicevo, si tiene la Coppa del Mondo, una competizione alla quale partecipano diverse nazioni, tra cui: Italia, Iran, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera etc.
La pista da sci d'erba tipica è lunga 470 metri ed è fatta sostanzialmente a strati, proprio come se fosse una torta. Sarebbe più corretto chiamarlo "Centro sci d'erba", piuttosto che pista. Il terreno adatto per questo sport è molto simile a quella di un campo da golf: un prato erboso fitto, non abbondantemente morbido, deve avere una buona coesione superficiale, in modo tale che il passaggio ripetuto di sci d'erba non lo rovini.
Al posto della classica scivolata dello sci alpino, quello d'erba introduce il concetto di "rullata condotta". Si tratta di un meccanismo per cui lo sci agisce esattamente come un vero e proprio pattino che rotola sul prato. Proprio come nello sci classico, si compiono gli stessi movimenti sia che si scenda una pista da sci che una d'erba. Il bacino è spostato leggermente verso destra rispetto agli sci, se si deve curvare verso quella direzione, e viceversa.
Le uniche varianti rispetto allo sci normale sono due:
Per questa variante non servono gli sci normali, ma quelli cingolati. Sono sci fatti da carrelli collegati da un nastro. Questi scorrono su una rotaia d’acciaio e, di conseguenza, danno modo allo sciatore di spostarsi per rotolamento. Oltre agli sci, chi vuole praticare questo sport dovrà indossare pressappoco l'attrezzatura dello sci classico: bacchette, guanti, scarponi, casco.
Secondo la FISI – la Federazione Italiana degli Sport Invernali – sono soltanto tre le piste di sci d'erba omologate: a Gaggio Montano (sull'Appennino bolognese), a Schia (sulle pendici del Monte Caio, a una decina di chilometri da Parma), a Predaia in Val di Non, su per i monti di Trento. In realtà però, questo sport viene praticato anche altrove: Schilpario, Santa Caterina (dove si sono tenuti i mondiali) e Lavarone.
Fonte| Federazione Italiana degli Sport Invernali;
Credits photo: Federazione Italiana degli Sport Invernali;