I test genomici per le donne con tumore al seno saranno rimborsati in tutta Italia: Speranza ha firmato il decreto

È arrivata la firma sul decreto attuativo che libera i 20 milioni di euro previsti dall’ultima Legge di Bilancio. Le analisi dell’espressione dei geni tumorali permetteranno di prevedere il rischio di recidiva e di escludere la chemioterapia in aggiunta alla terapia ormonale dopo l’intervento, evitando alle pazienti tossicità non necessarie.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 9 Luglio 2021
* ultima modifica il 14/07/2021

Ora c'è anche la firma. Quella che conta di più e che rende davvero tutto ufficiale. Da oggi le donne con un tumore al seno in fase iniziale potranno accedere ai test genomici in modo totalmente gratuito e su tutto il territorio nazionale.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il decreto attuativo che permette di utilizzare le risorse stabilite con la Legge di Bilancio dello corso dicembre.

Sto parlando di oltre 20 milioni di euro che il Governo ora utilizzerà per il rimborso diretto delle spese sostenute dagli ospedali per l’acquisto dei test genomici.

Nel caso di una neoplasia alla mammella di tipo ormonale (quindi HR positivo o HER2 negativo) l’analisi dell’espressione dei geni tumorali è decisiva.

Ti avevamo raccontato, infatti, come i test genomici consentano di prevedere il rischio di recidiva e di escludere la chemioterapia in aggiunta alla terapia ormonale dopo l’intervento, evitando tossicità non necessarie: in sostanza, aiutano i medici a definire la terapia più appropriata per ciascun paziente riducendo le paure delle pazienti, le disparità di trattamento ed eliminando sofferenze e disagio per migliaia di donne.

La firma sul decreto è stata accolta come la vittoria di “una battaglia di civiltà” dal dottor Giordano Beretta, Presidente Nazionale Associazione Italiana di Oncologia Medica e Responsabile Oncologia Medica Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Forse ti ricorderai che a un certo punto i test genomici, raccomandati dalle più importanti linee guida internazionali e utilizzate nei principali Paesi europei, erano diventati gratuiti solo in Lombardia, in Toscana e nella Provincia Autonoma di Bolzano, dove la rimborsabilità era stata approvata con delle norme regionali.

“Subito dopo l’istituzione del Fondo – ha poi spiegato in una nota il presidente Beretta – Aiom ha chiesto l’immediata approvazione del decreto attuativo per sanare queste disparità territoriali e ha promosso un tour virtuale in otto Regioni proprio per sensibilizzare gli oncologi sul ruolo dei test genomici nel carcinoma della mammella. Ringraziamo il Ministro Speranza per aver accolto i nostri appelli per velocizzare l’iter che ha portato alla firma del decreto attuativo”. 

Per Beretta si tratta di un importante risultato frutto del gioco di squadra e della fondamentale collaborazione con le associazioni di pazienti”. 

Gli ha fatto eco Francesco Cognetti, presidente della Fondazione Insieme contro il Cancro e Direttore Oncologia Medica Regina Elena di Roma secondo cui da oggi cambierà la lotta al tumore più diffuso e frequente in Italia.

“La firma del decreto attuativo permette al nostro Paese di allinearsi alle pratiche adottate da almeno un decennio in altri Paesi europei, come Germania, Regno Unito, Spagna e Grecia, e alle indicazioni contenute nelle più importanti linee guida delle società scientifiche – ha continuato Cognetti – Vanno inoltre considerati i risparmi, visto che questo esame costa circa 2mila euro e un ciclo di chemioterapia va dai 7 agli 8 mila euro. Senza dimenticare i costi indiretti, legati alla mancata produttività conseguente a trattamenti debilitanti, e l’infertilità indotta dalla chemioterapia nelle donne più giovani”.

Ci ha pensato poi il dottor Saverio Cinieri, Presidente eletto AIOM e Direttore Oncologia Medica e Breast Unit dell’Ospedale ‘Perrino’ di Brindisi, a delineare i contorni dell’universo del tumore al seno.

E l’ha fatto con i numeri: nel 2020 la neoplasia ha fatto registrare quasi 55mila nuovi casi, le nuove diagnosi in Italia sono poi aumentate del 14% in 5 anni, da 47.900 nel 2015 a quasi 55mila nel 2020.

“A fronte di questi numeri – ha però aggiunto – assistiamo a importanti progressi nei trattamenti, testimoniati ad esempio dal calo della mortalità, pari a -6% nel 2020 rispetto al 2015. E oggi più di 834mila donne vivono dopo la diagnosi, con una sopravvivenza a 5 anni che raggiunge l’87%”. 

Fonte | Aiom; Fondazione Insieme contro il Cancro

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.