
L'affascinante e unica disciplina del bamboo drifting, originaria della regione di Guizhou nella Cina sud-occidentale, stupisce per la sua bellezza mozzafiato. E per il fatto di essere rimasta per secoli una nicchia inesplorata.
Questa pratica, che ha radici antiche risalenti alla dinastia Qin (221-206 a.C.), ha infatti attraversato secoli di trasformazioni, diventando una forma d'arte e competizione apprezzata, ma perlopiù sconosciuta in Occidente.
Anticamente, il bamboo drifting era una soluzione pratica per il trasporto di legno pregiato prodotto nella città di Zunyi, nella regione di Guizhou. La mancanza di barche abbastanza grandi per trasportare i tronchi portò infatti i cittadini a navigare su tronchi di legno per superare fiumi e torrenti.
Con il tempo, questa pratica si è evoluta, e da mero mezzo di trasporto necessario è diventata una forma d'arte e di competizione, una disciplina praticata da persone sempre più esperte che si sfidavano e continuano a sfidarsi tutt'oggi in giochi di equilibrio e acrobazie.
Oggi il bamboo drifting ricorda l'equilibrismo, ma anche il balletto, soprattutto nella versione del "bambù alla deriva singolo".
Chi compete in questa disciplina deve di fatto bilanciarsi su un singolo pezzo di bambù Miao sull'acqua, mettendo tutto l'equilibrio possibile e, di fatto, danzando, abbigliandosi con i costumi etnici tradizionali Miao. Ecco perché la pratica è anche chiamata "balletto sull'acqua", per la sua eleganza e magia.
Il bamboo drifting ha anche una sua associazione, la Zunyi Single Bamboo Drifting Association, che ne preserva la storia e che organizza le competizioni.
E recentemente è stato inserito – nella sua versione competitiva, come corsa d'equilibrio – tra i Chinese Ethnic Games, i giochi nazionali tradizionali delle minoranze etniche che si svolgono in Cina ogni quattro anni.