Il bene in ogni cosa: un viaggio alla scoperta delle discipline che favoriscono guarigione e benessere

Prendersi cura di un animale, di una pianta o di una bambola di pezza, ascoltare il silenzio della natura, camminare a piedi nudi sulla sabbia, sorridere, abbracciarsi, scrivere. Sono tutte cose belle, attività piacevoli che possono farti stare meglio. Forse non sai, però, che possono essere praticate come vere e proprie terapie per accompagnare una guarigione o semplicemente per ritrovare un benessere ormai perduto. Ecco la rubrica che può aiutarti a trovare il bene in ogni cosa.
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Rubrica a cura di Sara Del Dot
8 Gennaio 2019

Le chiamano co-terapie, terapie distrazionali, di appoggio, di accompagnamento. Non sempre sono dotate di riconoscimento giuridico, non sempre chi le pratica esercita una professione ufficialmente riconosciuta. La cosa certa è che non causano alcun effetto collaterale, se non quello di offrire un aiuto trasversale a tutte le persone che possano averne bisogno nell’ambito di un percorso di riabilitazione, per alleviare un dolore fisico o emotivo, o anche soltanto per sfogarsi, riuscire a esprimersi, a comunicare meglio con l’esterno. Alcune di queste discipline sono infatti spesso integrate in ambito ospedaliero per regalare una boccata d’aria fresca a chi è sottoposto a terapia medica o riabilitazione, altre invece sono dedicate a chi fa più fatica a rapportarsi con il mondo, chi sta perdendo la memoria, chi soffre di ansia e attacchi di panico, o ancora è affetto da una qualsiasi disabilità.

Magari credevi ne esistessero solo una manciata, prime tra tutte quelle ormai celebri, riconosciute e regolamentate come la pet therapy, l’arteterapia e la musicoterapia. Eppure devi sapere che quasi ogni cosa bella che esiste al mondo può portare il suo contributo nel benessere fisico, psichico ed emotivo di una persona. Fare un utilizzo consapevole dei colori e delle luci per rilassare occhi e mente, scrivere la propria autobiografia per acquisire una maggior consapevolezza di sé, o ancora trascorrere del tempo nel bosco per riequilibrare i sensi e ritrovare una pace interiore nel silenzio della natura, respirare l’aria pungente salata del mare e camminare a piedi nudi sulla sabbia, urlare per buttare fuori sentimenti e sensazioni negative, cantare, coltivare un orto, riempire la propria casa di fiori, abbracciare quante più persone possibili, sorridere, andare al cinema, cullare una bambola.

Questa rubrica nasce proprio per questo: intraprendere assieme un viaggio alla scoperta di tutto ciò che, nel mondo attorno a noi, può avere sul nostro corpo e sulla nostra mente un effetto benefico, sia quando ne abbiamo bisogno per affrontare un percorso di guarigione con un atteggiamento più positivo, sia nel caso in cui, semplicemente, sentiamo la necessità di fare qualcosa che possa farci stare più sereni. Perché, se sai dove cercarlo, scoprirai che il bene è in ogni cosa.

Questo articolo fa parte della rubrica
Sono nata e cresciuta a Trento, a due passi dalle montagne. Tra mille altre cose, ho fatto lunghe passeggiate nel bosco altro…