Il fallimento di Lützerath: i governi non ascoltano i giovani, gli schierano contro la polizia

Lützerath è la cittadina tedesca occupata dagli ambientalisti che si oppongono all’ampliamento di una miniera di carbone. È diventata il simbolo della battaglia contro i combustibili fossili. Ma è anche il luogo dove molti nodi sono venuti al pettine e forse le conseguenze più grandi saranno per il partito dei Grünen (i Verdi) che ha tradito il suo elettorato e i suoi stessi valori fondanti.
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Giulia Dallagiovanna 18 Gennaio 2023

"È assurdo che tutto questo stia accadendo nel 2023", ha detto Greta Thunberg poco prima di essere trascinata via dalla polizia, durante le proteste a Lützerath. Lützerath è la cittadina tedesca occupata dai movimenti ambientalisti e diventata un simbolo della battaglia contro i combustibili fossili. Ma Lützerath è anche il luogo dove la maschera delle promesse dei politici di contrastare la crisi climatica è crollata. La politica non sta ascoltando i giovani, come gli aveva promesso. La politica, contro i giovani, ha mandato la polizia.

In breve, la RWE, colosso energetico della Germania e proprietaria del piccolo paese renano, ha ottenuto il via libera per l'abbattimento del centro abitato ormai abbandonato e l'allargamento della miniera di carbone di Garzweiler, una delle più grandi del Paese. L'ok è arrivato da un governo dove il vice cancelliere, nonché Ministro dell'Economia e del Clima, è Robert Habeck, del partito dei Verdi. Lützerath, dunque, è dove i nodi sono venuti al pettine.

Il pragmatismo energetico, giustificato dalla necessità di affrancarsi dal gas russo, funziona così. Mentre il cancelliere Olaf Scholz (SPD), intervenendo alla Cop27, mette in guardia contro la possibile rinascita delle energie fossili, l'esecutivo che lui stesso presiede approva l'incremento dell'estrazione di lignite. Mentre i Grünen vengono votati in larga parte dagli elettori più giovani e più attenti alle questioni ambientali, il loro presidente acconsente all'allargamento di una miniera a cielo aperto dove si trova il combustibile più inquinante in assoluto.

A Lützerath la retorica dell'indipendenza energetica si è schiantata contro l'urgenza dei giovani di avere un futuro

E allora perché parliamo di decarbonizzazione? Perché sembra che l'unico ostacolo all'addio al carbone siano la Cina e l'India, e poi invece la Germania schiera la polizia contro gli ambientalisti in nome dell'indipendenza energetica?

Lützerath, dove gli attivisti stanno continuando a protestare anche dopo lo sgombero definitivo, è l'immagine di un fallimento. Di una politica vecchia che si fa scudo del pragmatismo, mentre alle nuove generazioni tocca ricordargli degli Accordi di Parigi e del limite di 1,5 gradi all'aumento delle temperature, che di questo passo nessuno Stato riuscirà a centrare. La retorica geopolitica si schianta contro l'urgenza dei giovani di vedersi garantito un futuro.

Il risultato? Nei sondaggi, il partito dei Verdi ha perso il 3% in una sola settimana ed è destinato a finire anche più in basso, dal momento che sta tradendo le aspettative del suo elettorato e i suoi stessi valori fondanti.

Intanto c'è un fronte ambientalista giovane, sempre più compatto e che vuole avere il proprio peso politico. E che difficilmente crederà più prossimo che, sul palco di una prestigiosa conferenza sul clima, gli dirà: "Vi stiamo ascoltando".

Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…