Il metodo Riabilitango, la tangoterapia per ritrovare benessere, motivazione e voglia di migliorare

Ballare insieme per ritrovare equilibrio, una postura corretta, una migliore mobilità e migliorare il rapporto con gli altri e con te stesso. Il tango è un ballo, e ballare fa bene. Al corpo, alla mente, alle relazioni. Per questo, nel 2012 Marilena Patuzzo ha brevettato Riabilitango, un metodo di tangoterapia che consente a tutti di beneficiare della bellezza di questa disciplina.
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Rubrica a cura di Sara Del Dot
26 Marzo 2019

Forse sei abituato a pensare al tango come a un’attività per sole coppie ben assodate o a un ballo che ormai non viene più tanto praticato, soprattutto tra le persone giovani. Eppure devi sapere che, questa disciplina che prevede figure anche complesse e molto contatto fisico, porta con sé benefici notevoli sia per il corpo sia per la mente. Infatti, è molto utilizzato come terapia di accompagnamento per favorire la guarigione e la riabilitazione da patologie, interventi chirurgici e disturbi di vario genere. Vuoi sapere come?

Per la rubrica Il bene in ogni cosa, ho scelto di raccontare la disciplina della tangoterapia con l’aiuto di Marilena Patuzzo, coordinatrice infermieristica del reparto di riabilitazione neuromotoria dell’Istituto auxologico italiano, docente universitaria alla facoltà di infermieristica per disabilità neuropsichica, e ideatrice del metodo Riabilitango registrato nel 2012.

Marilena, oltre a essere docente di tango, si occupa quindi di trarre tutto il bene possibile da questo ballo, mettendolo a disposizione per un uso riabilitativo. Una disciplina che unisce passione e competenza sanitaria, così da dare la possibilità a tutti coloro che ne hanno bisogno di provare un’attività che sia al tempo stesso divertente, accogliente e benefica sotto tutti i punti di vista. Da quando ha brevettato il suo metodo, Marilena e il suo gruppo hanno formato circa sessanta terapeuti, presenti in quasi tutti le regioni italiane. Ma cos’è, quindi, la tangoterapia, e chi sono le persone a cui è maggiormente consigliata?

In cosa consiste esattamente la tangoterapia?

La tangoterapia è una disciplina riabilitativa che sfrutta gli effetti benefici del tango argentino. Nello specifico, nel corso di una lezione vengono usati alcuni passi e alcune figure di tango come strumento di benessere. A questo ovviamente si affiancano gli esercizi di tecnica della disciplina e l’ausilio della musica, solitamente piuttosto ritmata. Naturalmente, quella messa in pratica nella tangoterapia non è soltanto una lezione di ballo, ma si tratta di una vera e propria disciplina in cui è fondamentale avere una preparazione specifica e una certa sensibilità per consentire a persone affette da patologie di approcciarsi a questo ballo proponendo loro dei passi che siano assolutamente fattibili per tutti.

Per quali persone è particolarmente indicata?

Sicuramente, una tipologia di utenti per cui la tangoterapia è particolarmente indicata sono le persone affette da morbo di Parkinson. Questo perché questo ballo aiuta a contrastare i sintomi e i segnali tipici della malattia, favorendo l’adozione di una postura corretta, aiutando a compiere passi più stabili e consapevoli. Ma non solo. La tangoterapia è adatta a tutte le condizioni in cui risultano compromessi equilibrio, coordinazione e postura, in particolare patologie di tipo fisico. Si ricorre a questa disciplina anche per aiutare chi soffre di depressione lieve, morbo di Alzheimer, demenze di vario genere, malati oncologici, sclerosi multipla… Insomma, sta prendendo un po’ tutti i campi, perché è stato scientificamente provato che il tango è in grado di agire su uno spettro molto ampio di disturbi. Senza contare, poi, il suo efficace utilizzo come terapia di coppia. Il tango infatti è una disciplina molto indicata per le coppie che sentono il bisogno di riequilibrare il rapporto e i ruoli.

Come funziona una singola lezione?

Naturalmente, la lezione viene calibrata sulle necessità del singolo individuo. Può essere una seduta individuale, basata sul rapporto paziente-insegnante, oppure svilupparsi attraverso la coppia paziente-caregiver, ovvero colui che si prende cura del malato come il marito, la moglie, il figlio. In alternativa, si può anche lavorare a piccoli gruppi, che devono essere il più omogenei possibile come caratteristiche. Infatti, nel caso di lavoro collettivo è meglio riuscire persone con lo stesso disturbo, così da rendere la gestione della lezione più semplice, anche se non è detto.

Entrando nello specifico, la lezione inizia con un po’ di riscaldamento tecnico. Si fanno quindi degli esercizi, difficili ma efficaci, che aiutano il paziente a mettere alla prova la sua consapevolezza corporea. Dopo questo riscaldamento, sempre naturalmente eseguito con l’ausilio della musica, si inizia la pratica ballata vera e propria. Si realizzano quindi figure semplici, che possono essere eseguite da tutti i pazienti senza distinzione.

È molto importante, infatti, che le figure proposte siano assolutamente fattibili e proponibili ai pazienti, ed è per questo che nella creazione del metodo Riabilitango abbiamo effettuato una scrematura e selezione per capire quali fossero le più adatte. Molte figure del tango, infatti, sono piuttosto complesse e proporre a un malato qualcosa che comporta una difficoltà eccessiva potrebbe provocare in lui frustrazione e sentimenti negativi. Se invece il paziente riesce a svolgerli, anche il suo morale cresce e la sua voglia di continuare e migliorare aumenterà

Quali sono i benefici della tangoterapia?

Per prima cosa si tratta di un’attività divertente che coinvolge la musica e un contatto fisico positivo come l’abbraccio. Più nello specifico, i benefici della tangoterapia sono evidenti sotto vari aspetti. A livello fisico, grazie soprattutto al fatto che le sue caratteristiche tecniche richiedono un forte controllo della postura e tanta precisione, c’è un miglioramento dell’equilibrio, della coordinazione, dell’ampiezza del passo, i movimenti si velocizzano e diventano più sicuri, la postura risulta più corretta e la persona riesce a muoversi in modo più agile e controllato. In più, questa disciplina contrasta l’osteoporosi, le malattie metaboliche, favorisce la produzione di endorfine e quindi fa stare bene. Anche dal punto di vista psicologico ci sono degli effetti evidenti: infatti, essendo il tango argentino basato su un forte gioco di ruolo, a seconda se la persona deve condurre o essere guidata sviluppa diversi aspetti. Se deve seguire, svilupperà la sensibilità, la capacità di ascoltare l’altro, di aspettare e cercare di capire cosa deve fare. Se invece conduce, sarà più determinato, incisivo, imparerà a trasmettere sicurezza, chiarezza, stimolerà la parte di sé più attiva. Infine, la tangoterapia aiuta molto anche a livello di comunicazione, sia per quanto riguarda una maggior conoscenza di se stessi, sia nel rapporto con gli altri. Non a caso, è una disciplina molto utilizzata per risolvere problemi psicologico relazionali, riguardanti il rapporto con gli altri, in particolare per le donne che hanno subito interventi demolitivi come ad esempio l’asportazione della mammella o altre operazioni che hanno compromesso il suo aspetto fisico. Il fatto di sentirsi abbracciati, accolti, accettati come prima aiuta a migliorare molto il recupero relazionale, favorendo il recupero dell’autostima e della fiducia in se stessi. Infatti, se una persona riesce a vedere i propri risultati nel ballo, può convincersi di essere perfettamente in grado di fare altro. L’effetto positivo di aver compiuto questo passo può stimolarti a imparare qualcos’altro e a migliorarti in continuazione. E questo si ripercuote anche nella vita di tutti i giorni. Infatti, solo il fatto di andare a ballare può offrire delle occasioni per migliorare il proprio aspetto fisico, alzare l’autostima. Perché per andare a ballare ti devi preparare, truccare, ritrovare la tua femminilità, spostando l’attenzione su di te e sul tuo rapporto con gli altri.

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Sono nata e cresciuta a Trento, a due passi dalle montagne. Tra mille altre cose, ho fatto lunghe passeggiate nel bosco altro…