Il primo aereo decollato da Londra con biocarburante a base di scarti da cucina volerà fino a New York: ma è davvero sostenibile?

Si tratta del primo volo intercontinentale partito da Londra e arrivato a New York grazie al solo utilizzo del biocarburante. Parliamo di questo innovativo carburante ottenuto dai rifiuti o scarti urbani, di quanto inquina il settore dell’aviazione e di quale possa essere la soluzione.
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Mattia Giangaspero 29 Novembre 2023

Si tratta del primo aereo al mondo, il Boeing 787 Dreamliner gestito da Virgin Atlantic, che è decollato dall'aeroporto Heathrow di Londra ed è atterrato a New York, alimentato solamente dalla SAF, ovvero Sustainable Aviation Fuel: una tipologia di biocarburanti prodotta con il riutilizzo degli scarti da cucina. Non è il primo volo in assoluto di un aereo alimentato da biocarburanti. In Francia nel 2022 alcune compagnie aeree avevano adottato lo stesso carburante, però la differenza in questo caso è la tratta. In Francia i voli erano nazionali, qui si sta parlando di un volo intercontinentale ed è questa la novità più importante, in quanto potrebbe portare a una vera e propria svolta nel settore dell'aviazione.

Settore che ricordiamo contribuisce alle emissioni globali di gas serra solamente in minima parte, circa 2-5%. Il problema è che è anche lo stesso settore che vede questa percentuale raddoppiarsi e triplicarsi anno dopo anno e le stime fornite da IATA Sustainability and Economics Tourism indicano che nei prossimi 20 anni il numero di voli e passeggerei che utilizzeranno un aereo per spostarsi continuerà a raddoppiare. Allora serve un intervento strutturale in questo caso per evitare che le emissioni aumentino. Uno di questi interventi può essere l'utilizzo del biocarburante? 

Sì, infatti l'Europa ha emesso una direttiva da recepire per legge, nella quale veniva indicato come a partire dal 2025 i carburanti SAF saranno sempre più introdotti nel settore. Attualmente di tutti i carburanti utilizzati solo lo 0.1% deriva da rifiuti organici, scarti o rifiuti urbani.

Per quanto riguarda l'Italia, possiamo dire che per una volta ci ritroviamo sulla strada giusta e questo perchè uno dei ministri che più si sta imponendo in Europa per introdurre i Saf nell'aviazione è il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Fratin. 

Vediamo però come funzionano e come si ottengono questi biocarburanti.

I biocarburanti si ottengono da una trasformazione di sostanze organiche che hanno un'origine vegetale e animale. Esempi pratici di sostanze vegetali sono mais, canna da zucchero, barbabietola. Non solo però, infatti come sostanza organica utile per la produzione di biocarburanti c'è anche la biomassa. Questo tipo di carburante è meno emissivo di altri? La risposta è sì, però come nel caso degli E-fuel costa di più dei carburanti attuali, precisamente 10 centesimi. Il prezzo poi varia di qualcosa a seconda del costo dei carburanti da parte dei vari distributori. Su questi biocarburanti sta investendo molto Eni  (che lo produce nelle raffinerie di Gela e Marghera) che di recente ha anche annunciato la volontà di aprire 50 stazioni di servizio esclusive per biocarburanti. Il maggior produttore in Europa è, invece, una società che ha origini finlandesi e si chiama Neste Oil.

Fonte|IATA Sustainability and Economics Tourism