Il suo cuore era a rischio cortocircuito: così i medici del Regina Margherita di Torino hanno salvato una bimba di due anni e mezzo

Una bambina di nemmeno 3 anni è stata operata con successo per la sindrome del QT lungo: una pericolosissima patologia che costringe il cuore a funzionare in modo anormale.
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Kevin Ben Alì Zinati 9 Gennaio 2023
* ultima modifica il 20/01/2023

Due anni e mezzo e un cuore già in grave pericolo. Era questo il quadro clinico di una bambina di origini piemontesi appena dimessa dai reparti di Aritmologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.

A nemmeno tre anni la piccola era stata colpita dalla sindrome del QT lungo, una pericolosissima patologia che costringe il cuore a funzionare in modo anormale. Provocata da una mutazione nel DNA delle cellule, la sindrome fa sì che ogni battito arrivi sempre troppo tempo dopo quello precedente, al punto che il cuore rischia seriamente di bloccarsi all’improvviso.

Con il tempo, la malattia avrebbe potuto provocare alla piccola una drammatica tempesta elettrica, una sorta di cortocircuito nel cuore che l’avrebbe quasi certamente condotta alla morte.

Il condizionale ora però non serve più perché la bambina oggi è salva. I chirurghi torinesi sono riusciti a contrastare la patologia, responsabile di un caso ogni 2000 nati, grazie a un innovativo intervento mininvasivo di denervazione cardiaca.

Per ridurre il rischio cui la bimba sembrava drammaticamente destinata serviva una tecnica chirurgica che permettesse di operare sfruttando solo 3 piccoli accessi lateralmente al torace.

Si tratta di un approccio delicatissimo e che l’età della bambina, le ridottissime dimensioni del suo torace e quindi l’esiguità di spazio a disposizione per le manovre interne con gli strumenti chirurgici avevano reso ancora più complesso.

Un ostacolo, però, che il team, chirurgico ha superato grazie all’attrezzatura chirurgica donata dalla Fondazione FORMA Onlus: all’avanguardia e miniaturizzata, ha permesso ai chirurghi di raggiungere con esattezza il bersaglio e di operare con maggior precisione e tranquillità sulla bimba, che durante tutto l’intervento è stata fatta respirare con un solo polmone.

L’intervento è stato un successo e dopo soli quattro giorni la bambina è stata dimessa dall'Aritmologia pediatrica, diventando la più piccola paziente mai trattata in Italia per la sindrome del Qt lungo con questa metodica.

Ciò che è più importante, tuttavia, è che la piccola oggi è in ottime condizioni cliniche e il suo cuore funziona come esattamente dovrebbe.

Fonte | Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino

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