Il supermercato non ti salverà, stare a casa sì

Le restrizioni per arrestare la diffusione del contagio del Coronavirus che ieri sera sono state estese a tutta Italia hanno riempito i supermercati aperti 24 ore su 24 in meno di un’ora. Le persone si sono ammassate dentro e fuori dagli edifici provocando pericolosi assembramenti per procurarsi del cibo che, comunque, non verrà mai meno. Una reazione senza motivo perché i supermercati resteranno aperti.
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Sara Del Dot 10 Marzo 2020

Non morirai di fame. Non l'hai ancora capito? Perché questa paura di restare con il frigo vuoto? Te l'ha detto il Presidente del Consiglio, te lo dicono i supermercati con le porte scorrevoli che si aprono appena ti avvicini. I supermercati sono aperti. Anche nel pieno delle restrizioni per il Coronavirus. La spesa la puoi fare. Perché, convinto del contrario, metti in pericolo la salute tua e degli altri? La storia non ti insegna niente? Se ti ricordi, infatti, non molto tempo fa era successa la stessa cosa.

Era la notte tra il 22 e il 23 febbraio quando a Milano, poche ore dopo la notizia dell’arrivo del Coronavirus a Codogno, i supermercati aperti 24 ore su 24 venivano assaliti da folle inferocite che, munite di mascherina (ma anche senza), riempivano borse e carrelli. Quella domenica, gran parte degli scaffali dei supermercati di Milano e provincia erano stati completamente saccheggiati da persone che arraffavano confezioni di petto di pollo impilandole l’una sull’altra e gettavano lattine di coca cola nei carrelli pieni. Sembrava stesse arrivano la fine del mondo, sembrava saremmo morti tutti di fame.

Il giorno dopo, lunedì, gli scaffali erano di nuovo pieni e nessuno era rimasto senza cibo. Perché nessuno aveva detto che i supermercati sarebbero stati chiusi.

Ieri sera, dopo la decisione del Governo di estendere le restrizioni della zona rossa a tutta Italia, la corsa agli approvvigionamenti è ripartita. A nulla sono valse le intimazioni di “rimanere a casa” che vengono fatte da giorni, a nulla la rassicurazione da parte del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte del fatto che sarà possibile uscire per casi di comprovata necessità, ovvero per acquistare del cibo, che i supermercati resteranno aperti e nessuno rimarrà senza pane per salvarsi dal Coronavirus.

Alle undici e mezza di sera, le code fuori dai supermercati aperti tutta la notte a Roma, Napoli e in altre città, hanno fatto capire che la paura è più forte della legge, che la psicosi è più forte delle parole di chi decide e che ascoltare e credere a ciò che viene detto da organi competenti è più complicato del previsto. Così, per salvarsi dal contagio del Coronavirus, centinaia (forse migliaia) di persone hanno deciso irrazionalmente di alzarsi dal divano, mettere il cappotto e fare l’unica cosa che da giorni viene sconsigliata e anzi vietata. Ammassarsi le une sulle altre in coda per ore fuori dalle porte scorrevoli dei supermercati, per poi trovarsi ammassate davanti agli scaffali di pasta e verdura, per poi ammassarsi ancora alle casse dove poveri commessi si sono trovati sommersi dalla spesa notturna di individui in preda a una psicosi completamente ingiustificata, simile a quella che ha caratterizzato la fuga in treno verso sud sabato notte.

Ci rendiamo conto che le circostanze sono complicate, che ci troviamo davanti a una situazione completamente nuova e che non è immediato riuscire a capire subito come è meglio comportarsi. Ma in un momento come questo la cosa fondamentale è riuscire a mantenere la calma e avere un atteggiamento razionale, ascoltare ciò che viene detto e fidarsi di chi è più esperto e competente di noi. Quindi, oggi, lo ripetiamo anche noi: i supermercati sono aperti, potete andare tranquillamente a fare la spesa. Ma se ci andate tutti insieme in preda al panico, le misure prese per proteggervi non saranno valse a nulla. Cercate di aiutare chi sta cercando di aiutarvi.

Un supermercato del milanese questa mattina (foto inviata da una nostra lettrice)
Sono nata e cresciuta a Trento, a due passi dalle montagne. Tra mille altre cose, ho fatto lunghe passeggiate nel bosco altro…