Il Timor Est, uno degli stati più giovani del mondo, non ancora battuto dal turismo di massa

Ha ottenuto la piena indipendenza solo nel 2002 e il settore turistico non è ancora completamente sviluppato. Forse per questo motivo il Paese nasconde ancora tantissime bellezze naturali, tutte da scoprire.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
15 Aprile 2021

Un Paese quasi sconosciuto, ma dalla storia incredibilmente travagliata. Il Timor Est fa parte dell'isola indonesiana e ne occupa l'ultima parte. Viene visitato ogni anno da non più di 70mila turisti, eppure ha davvero molte attrazioni da offrire, soprattutto per quanto riguarda le bellezze naturali. Proviamo a conoscerlo meglio insieme.

Dove si trova

Il Timor Est si trova nell'area del sud-est asiatico e viene chiamato anche Timor Orientale. Se invece lo conoscevi come Timor Leste, devi sapere che questa denominazione è stata abbandonata in seguito alla fine della dominazione portoghese.

Questo piccolo stato è composto dalla metà est dell'isola di Timor, dalla quale come potrai immaginare prende il nome, alla quale si aggiunge anche l'exclave di Oecusse, l'isola di Atauro e l'isolotto di Jaco. Fa inoltre parte dell'arcipelago della Sonda, anche se è indipendente rispetto all'Indonesia. In tutto, accoglie poco più di 1 milione di abitanti, per la maggior parte residenti lungo la costa Nord. La città principale si chiama Dili, ed è anche la capitale.

Come raggiungerlo

Raggiungere Timor Est non è troppo complicato, dal momento che vi sono diverse linee aeree internazionali che fanno scalo nell'aeroporto di Dili. Ci sono voli che partono da Singapore, dall'Isola di Bali e da Darwin, in Australia. Ti consiglio però di controllare bene i giorni e gli orari, perché può capitare che la tratta sia coperta solo per due o tre volte a settimana.

Cosa vedere

Il Timor Est è davvero uno stato tutto da scoprire. Prima di tutto, l'isola di Atauro è una meta quasi obbligata per chi ama fare immersioni, ricordando sempre che questa attività deve essere praticata nell'assoluto rispetto delle creature marino che popolano l'area. Oltre che, naturalmente, di tutte le misure di sicurezza e le cautele necessarie.

Lungo la costa sud invece potrai godere di un paesaggio meno toccato dalla mano dell'uomo e godere quindi di panorami meravigliosi e trovare aree adatte a chi è appassionato di trekking. Noterai anche diverse distese di piantagioni di caffè, oltre a piccoli villaggi.

Curioso è poi il distretto di Oecusse, un'exclave di Timor Est che si trova in realtà interamente in territorio indonesiano. Caratterizzato da montagne e rovine dell'occupazione indonesiana, ma anche da abitanti che incontrano pochi turisti e potrebbero quindi rivelarsi particolarmente amichevoli e desiderosi di fare due chiacchiere.

Il resto del territorio timorese offre soprattutto bellezze naturali, come già ti anticipavo. Se ti piacciono le montagne, qui non avrai difficoltà a sapere quale tour impostare. Diversi rilievi superano i 2mila metri e alcuni, come il Monte Ramelau, sfiora i 3mila. L'unico lago si chiama invece Ira Lalaro: si trova nella zona est dell'isola, ma tieni presente che la sua superficie e il volume dell'acqua possono variare in modo considerevole tra la stagione secca e quella delle piogge.

Molte altre attrazioni potrai scoprirle tu stesso, forse per la prima volta, dal momento che il settore turistico è praticamente appena nato e si sta sviluppando proprio in questi anni.

Un po' di storia

Come ti dicevo, questo piccolo Stato ha avuto una storia davvero travagliata nel suo percorso verso l'indipendenza, guadagnata con molta determinazione solo nel 2002. Si tratta infatti di una delle nazioni più giovani al mondo.

La prima colonizzazione è stata ad opera dei portoghesi, a partire dal XVI secolo. Ma il Portogallo non si è mai curato troppo di questo angolo di mondo e lo utilizzava più che altro come destinazione verso la quale spedire prigionieri politici o criminali. Attorno al 1974, quando in Portogallo si stava insediando un governo democratico, l'indipendenza del Timor Est fu ampiamente sostenuta e incoraggiata. Ed è allora che comincia una delle pagine più violente della sua storia.

La vicina Indonesia infatti guardava con timore alla crescente popolarità dell'Associazione social democratica di Timor, un partito che sosteneva la necessità della piena indipendenza per lo Stato. Il generale Suharto, alla guida di un governo di tipo dittatoriale in Indonesia e nemico dei partiti di ispirazione comunista, decise di porre fine alla potenziale minaccia invadendo il vicino di casa. Si trattò di un'occupazione e poi un'annessione violenta, contrassegnata da uccisioni di massa, stupri e violazione dei diritti umani. L'esercito indonesiano rimase nel Paese dal 1975 fino al 1999, quando le pressioni internazionali e l'intervento delle Nazioni Unite supportarono Timor Est verso la piena indipendenza.

La cultura

Una delle tante curiosità di Timor Est riguarda proprio la sua cultura, a partire dal fatto che si tratta di uno dei pochi stati a maggioranza cattolica all'interno di un'area quasi del tutto musulmana.

Come potrai immaginare, le varie dominazioni e in particolare quella portoghese hanno lasciato tracce del loro passaggio. Ma resta la base popolare, legata soprattutto a leggende di origine Austronesiana, ovvero di quell'area compresa tra l'Oceania e il sud-est asiatico appunto. Una di queste riguarda proprio la nascita dell'isola di Timor, che deriverebbe dalla trasformazione di un gigantesco coccodrillo in terra. Inoltre non è raro trovare nelle case totem tradizionali e più tipici delle religioni orientali.

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Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…