Le bellezze naturali delle “Isole della Luna”: i profumi, le rocce e il mare delle Comore

Un Paese che di solito non rientra nelle principali mete turistiche, attratte dalle più famose Seychelles o dal Madagascar. Eppure questo arcipelago non ha nulla da invidiare a loro. Anzi, offre davvero tantissime bellezze naturali da scoprire.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
1 Aprile 2021

Uno dei Paesi più piccoli del mondo, e purtroppo anche tra i più poveri. Una vera perla rara, che resta in secondo piano rispetto a mete più ambite come il Madagascar, le Seychelles o il Mozambico. Sto parlando delle isole Comore, il cui nome forse non ti giungerà del tutto nuovo. Un arcipelago a largo della costa orientale dell'Africa, più o meno di fronte al Malawi. Se non hai assolutamente idea di che posto sia, ti basti sapere al momento che ci sono spiagge bianche e palme proprio come sulle isole più famose. E poi hanno un nome davvero poetico: Comore deriva dall'arabo qamar, che significa "isole della Luna".

Dove si trova

Prima di tutto quello delle Comore è un arcipelago, che per la precisione si chiama Unione delle Comore. Le isole più importanti infatti sono quattro: Grande Comore, Mohéli e Anjouan con l'aggiunta di Mayotte che per la verità ha sempre rifiutato l'indipendenza e viene tuttora amministrata dalla Francia.

Come ti spiegato prima, le isole della Luna si trovano vicino all'Africa, tra il Madagascar e il Malawi. Le loro coste sono bagnate dall'oceano Indiano. La capitale è Moroni e si trova sulla Grande Comore. Ciascuna isola ha poi la propria città-capoluogo. Quella di Mohéli si chiama Nioumachoua, mentre quella di Anjouan è  Moutsamoudou.

Come raggiungerlo

Non è particolarmente complicato raggiungere le Isole Comore: ci sono diverse linee aeree che lo permettono. Dovrai però prestare attenzione alla frequenza con la quale vengono programmati i voli per essere certo di non dover rimanere nel Paese per più giorni rispetto a quelli che avevi programmato. Ad esempio, da Nairobi, in Kenya, esiste un volo diretto che però vien effettuato solo tre volte a settimana. C'è poi la compagnia di bandiera etiope che prevede viaggi quotidiani con partenza da Addis Abeba.

Sono solo 28mila all'anno i turisti stranieri che approdano su queste isole

Anche altri Paesi africani non lontani dalle isole hanno collegamenti aerei con queste. Potresti quindi decollare dalla Tanzania, ma anche dal Madagascar. Infine potresti tentare un viaggio con Air Austral, che decolla da Parigi o Marsiglia e prevede un solo scalo intermedio.

Nonostante i collegamenti ci siano e, anzi, sono previste anche diverse possibilità di viaggio, sono solo 28mila all'anno i turisti stranieri che raggiungono le Comore.

Cosa si può vedere

Le attrazioni naturali in queste isole sono davvero tante, a partire dalle tradizionali spiagge bianche costeggiate da palme. Ma la particolarità del Paese è che interamente di origine vulcanica, dunque ogni tanto potresti trovare un accumulo di rocce nere anche attorno alla spiaggia. Per questo motivo, non è consigliato camminare troppo a lungo a piedi nudi: potresti farti male. Proprio a Grande Comore puoi ammirare il Karthala, un vulcano tuttora in attività che con i suoi 2.316 metri rappresenta anche la vetta più elevata dell'arcipelago. Diversi altri, più bassi, li puoi trovare lungo tutte le isolette.

Se sei particolarmente attratto dalla natura incontaminata, dovresti fare un giro su Moheli, la più piccola delle tre e quella dove la flora e la fauna sono state meno toccate dall'uomo. Qui ad esempio le tartarughe giganti arrivano per depositare le proprie uova e in determinati periodi dell'anno si può assistere alla schiusa. Ma l'isola delle tartarughe vera e propria è un pezzetto di terra più piccolo, Choua cha Ndroude, non lontano da Grande Comore. Costituita quasi interamente da rocce vulcaniche, si tratta di un vero piccolo paradiso terrestre, dove la sera puoi passeggiare godendoti la brezza marina e guardando il lavoro dei piccoli pescherecci locali.

L'isoletta Nioumachoua, invece, sorge vicino alla riserva marina di Moheli, un luogo perfetto per le immersioni e per ammirare da vicino la barriera corallina.

Sempre sull'isola di Grande Comore invece puoi fare un'escursione sulla Coda del Drago, una montagna, che impressiona i turisti proprio grazie alla sua particolare forma.

Ma non è finita qui. Sull'isola di Anjouan la più montuosa delle tre principali, potrai vivere una vera e propria esperienza sensoriale. Viene chiamata anche "Isola dei profumi" perché qui crescono piante dalle quali vengono ricavate diverse essenze. Le più famose? Vaniglia e ylang ylang.

Non c'è solo natura, anzi. Ci sono almeno un paio di palazzi che dovresti davvero visitare se scegli di compiere un viaggio sulle Isole Comore: ad esempio l'antica moschea e le rovine del palazzo di Kaviridjeo, dimora dei sultani di Bambao, fino a quando l'arcipelago non è stato ceduto dagli arabi alla Francia.

Un po' di storia

Le isole Comore sono state dominate e abitate da popolazioni molto diverse tra loro. I primi ad arrivare furono i bantu, dalle coste africane di fronte alle Comore, ma già nel IX secolo arrivarono gli arabi che fondarono i propri sultanati. In seguito arrivarono i malgasci dal Madagascar e poi i coloni portoghesi, olandesi, britannici e francesi. Purtroppo queste terre divennero anche tappa obbligata all'interno della tratta degli schiavi.

Le isole Comore divennero purtroppo anche una tappa della tratta degli schiavi

Ti stupirà invece sapere che, poco prima di cedere le isole alla Francia nel 1912, vi furono ben due sultane a guidare Moheli, Djoumbé Fatima e Salima Machamba. Furono comunque i francesi a impostare un'economia basata sulle piantagioni che persiste ancora oggi. L'indipendenza ufficiale arrivò nel 1978, sebbene una delle isole, Mayotte, preferì rimanere con la Francia.

La cultura

Le isole Comore sono un Paese a maggioranza musulmana. In quanto turista, non avrai particolari limitazioni per quanto riguarda gli abiti o le bevande alcoliche, ma ci si aspetta comunque un certo rispetto delle usanze. Ad esempio, sulle spiagge viene sconsigliato il bikini, mentre risulta più appropriato un costume intero o addirittura un pareo, e per gli uomini dei pantaloncini che arrivino fino sotto le ginocchia. Inoltre, quando giri per i centri abitati, cerca di coprire le spalle, le gambe e la pancia.

Un discorso simile vale anche l'alcol: molti ristoranti non lo servono nemmeno, tuttavia i locali nati proprio a vocazione turistica ne permettono il consumo. Evita però di berlo in strada o di mostrarti in stato di ebrezza.

I comoriani comunque sono un popolo molto socievole, e non è raro che bambini e adulti si avvicinino a un turista semplicemente per chiacchierare. Tieni presente che qui la criminalità è veramente ridotta al minimo, tanto che per una donna è sicuro persino passeggiare di notte da sola. Evita invece di offrire alle persone cibo o soldi, perché appare come un comportamento quasi colonialista e, anzi, in alcuni casi ricorda loro dei problemi di turismo a sfondo pedofilo che hanno dovuto affrontare in passato. E questo viene a ricordarci che gli occidentali non sempre si sono costruiti una bellissima fama.

Infine, impara almeno qualche parola di francese, perché l'inglese non viene molto parlato e su ogni isola troverai un dialetto differente.

Dove puoi dormire o mangiare

Esistono diversi alberghi anche in stile continentale, soprattutto nella capitale Moroni. Ci sono poi tante famiglie disponibili ad ospitare i turisti di passaggio. Per alcune è un vero e proprio onore, tanto che non ti chiederanno nemmeno un soldo.

Per quanto riguarda il mangiare, ricordati alcune regole fondamentali per la tua salute: non consumare cibi locali crudi, a meno che non si tratti di frutta chiaramente. Qui ad esempio è molto diffuso il jackfruit. E anche per l'acqua è meglio acquistare sempre quella in bottiglia, per evitare di entrare in contatto con germi e batteri ai quali il tuo organismo non è abituato.

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Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…