La Guinea Equatoriale, che ospita una delle foreste pluviali più estese al mondo

Parlare delle bellezze della Guinea Equatoriale, significa riferirsi soprattutto al suo incredibile patrimonio di foreste e di biodiversità, messo purtroppo a dura prova dalla deforestazione crescente. Fai attenzione: stiamo parlando di un territorio meraviglioso, ma che può nascondere tante insidie per un turista inesperto. Il consiglio è quello di muoversi sempre con una guida affidabile.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
29 Aprile 2021

Nella lista delle località meno toccate dal turismo di massa, merita una menzione anche la Guinea Equatoriale, uno stato bellissimo dal pinto di vista naturalistico, che si sviluppa sopratutto nell'entroterra del continente. Prima di proseguire, però, è bene chiarire alcuni aspetti: è fortemente sconsigliato avventurarsi in questo Paese o visitarlo senza una guida fidata.

Il sito della Farnesina, Viaggiare Sicuri, raccomanda non solo di iscriversi nella lista degli italiani all'esterno, ma anche di fare attenzione a qualsiasi luogo si sia scelto di visitare. Oltre a un generico problema di criminalità, soprattutto furti e aggressioni, non è da escludere il rischio terrorismo e nemmeno la possibilità di avere problemi con la polizia. Tieni presente che il livello di corruzione in Guinea Equatoriale purtroppo è elevato e le forze dell'ordine non si fanno problemi a ricorrere alle maniere forti. Di solito, i turisti internazionali sono più tutelati, ma è capitato anche qualche episodio di cittadini italiani arrestati e torturati. Insomma, non è il caso di recarsi nel Paese senza essere inseriti all'interno di una rete sicura che permetta di muoversi e godersi un viaggio senza brutti incidenti.

Proviamo però ora a capire quali bellezze nasconda questo misterioso territorio, a partire dalla sua meravigliosa foresta pluviale.

Dove si trova

Come ti dicevo prima, la Guinea Equatoriale si trova in Africa. Nello specifico, si colloca nella fascia centrale di questo continente e confina con il Camerun e con il Gabon. A ovest invece si affaccia sull'Oceano Atlantico. Inoltre, come il nome suggerisce, il Paese è tagliato in due dalla linea dell'Equatore.

La città principale è Malambo, che è anche la capitale, ma altri centri urbani importanti sono Bata, Evinayong, famosa soprattutto per la sua vita notturna, e Luba, sull'Isola di Bioko. Stiamo parlando di un territorio che non è eccessivamente popolato, visto che i dati parlano di 676mila abitanti. Bisogna però tenere presente che le ultime rilevazioni risalgono al 2009 e che alcune persone potrebbero anche sfuggire alle registrazioni.

L'ultimo fattore che dovresti conoscere per avere un'idea più precisa di questo Paese riguarda il PIL: a livello pro-capite risulta essere il più elevato di tutta l'Africa. Ma le statistiche, come accade di frequente, restituiscono un'immagine distorta. La ricchezza è in mano a poche persone e la maggior parte della popolazione versa in condizioni di povertà.

Come raggiungerlo

Non ci sono voli diretti per la Guinea Equatoriale, ma dovrai fare scalo in qualche altro Paese europeo o africano. Forse la tratta che ti creerà meno problemi è Madrid – Malabo, dove c'è un aeroporto internazionale. In ogni caso, sappi che è necessaria tutta una serie di documenti per poter entrare nel Paese e questa è un'altra delle ragioni per cui ti dovresti informare molto bene prima di un eventuale viaggio e sarebbe comunque meglio non andarci da solo.

Cosa vedere

Quando si parla delle attrazioni della Guinea Equatoriale, si parla della sua natura. A differenza di quello che potresti pensare, stiamo parlando di un territorio lussureggiate e attraversato da parecchi corsi d'acqua, che creano anche piccoli laghetti o cascate. La parte più interessante del Paese forse sono le sue isole, quasi tutte di origine vulcanica.

Parliamo di Bioko, la principale, ma anche della selvaggia Annobón e delle più piccole São Tomé e Príncipe. Sulla prima potrai trovare due sistemi di rilievi inframmezzati da una vera e propria vallata. Da notare il Pico de Santa Isabel, il monte più alto del Paese, che misura oltre 3mila metri. Sulla seconda invece troverai soprattutto spiagge bianche che si gettano nell'Oceano e una popolazione molto accogliente e tranquilla.

La biodiversità garantita dalla foresta pluviale è incredibile, ma è messa a dura prova dalla deforestazione crescente

La biodiversità di questi luoghi è davvero incredibile. Le foreste pluviali sono l'habitat adatto per tantissime specie di piante e di animali, come orchidee selvatiche, elefanti e gorilla. La Riserva di Caldera, ad esempio, è un rifugio per le tartarughe marine.

La cultura

La Guinea Equatoriale è stata terra di colonizzazione per diverse nazioni europee. Qui vi hanno transitato portoghesi, francesi e soprattutto spagnoli. Proprio dalla Spagna è stata concessa l'indipendenza nel 1968. Le tracce di questo passaggio sono ancora ben visibili, soprattutto nella cultura del Paese, che è a maggioranza cristiana e presenta solo una piccola minoranza di musulmani.

La cultura tradizionale dei Bantu, il gruppo etnico prevalente, però rimane. Ci sono ancora le comunità di sciamani che celebrano riti sacri, accompagnati da canti e balli. Noterai poi che si utilizzano ancora le maschere religiose e che le statue sacre sono rimaste.

La minaccia della deforestazione

Hai presente il paradiso verde che ti ho appena descritto? Bene, è messo a dura prova. La deforestazione è la minaccia più grande per questo territorio. Come spiega Greenpeace, si tratta della foresta pluviale tropicale più estesa al mondo dopo l'Amazzonia e copre altri cinque Paesi: Camerun, Repubblica del Congo, Repubblica Centrafricana, Gabon e Repubblica democratica del Congo. 170 milioni di ettari in tutto. Tra il 2010 e il 2020 in tutta l'Africa sono andati persi 3,9 milioni di ettari per mano dell'uomo.

In 10 anni l'Africa ha perso 3,9 milioni di ettari di foreste

I governi firmano promesse di protezione del patrimonio culturale e subito dopo cominciando con le concessioni alle compagnie petrolifere, la prima risorsa economica della Guinea Equatoriale, e alle multinazionali dell'alimentazione. Le foreste infatti vengono bruciate anche per far posto ai campi e nella maggior parte dei casi, quello che viene coltivato servirà a foraggiare gli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi. L'ennesima prova di come l'uomo stia distruggendo il Pianeta in modo assolutamente cieco.

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Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…