Tuvalu, un piccolo gioiello che rischia di venire sommerso a causa del cambiamento climatico

Un arcipelago formato da 9 atolli nel mezzo dell’Oceano Pacifico, vicino alla Polinesia. Con i suoi 26 chilometri quadrati di superficie è tra gli stati più piccoli al mondo. Ogni anno qui arrivano al massimo 2mila turisti, che possono alloggiare nell’unico albergo dell’unica città presente. Ma l’innalzamento dei mari sta mettendo a dura prova la sopravvivenza di Tuvalu.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
11 Febbraio 2021

Le città? Solo una, il resto sono villaggi. L'aeroporto? Sempre uno, ma quando non è previsto l'arrivo di un aereo, diventa una sorta di grande parco giochi per i bambini dell'isola. Ti basta questo per capire l'atmosfera che si respira a Tuvalu, un remoto angolo di mondo che è messo seriamente in pericolo dal cambiamento climatico: l'innalzamento degli oceani potrebbe sommergerlo del tutto.

Uno degli stati più piccoli del mondo, con una superficie di appena 26 chilometri quadrati. Ci abitano circa 10.800 persone e ogni anno ne arrivano al massimo 2mila in più. Tuvalu è un piccolo gioiello, una manciata di atolli in mezzo all'Oceano Pacifico, non lontano dal Kiribati, con il quale condivide anche un pezzo di storia. Le strade asfaltate esistono solo nella capitale, come pure gli alberghi e quei pochi servizi per i turisti. Il consiglio, in caso tu decida di farci un viaggio, è quello di fare in modo di renderti il più possibile autonomo tra mezzi di trasporto e attrezzatura varia. La buona notizia è che non sarai trattato come un visitatore occasionale, ma quasi come uno di famiglia: sarai invitato alle celebrazioni e alle feste locali e le persone cercheranno spesso di fare due chiacchiere con te.

Dove si trova

L'area geografica in cui si colloca Tuvalu è quella della Polinesia e infatti circa il 90% degli abitanti proviene da quella regione. Come ti dicevo prima è vicino all'arcipelago del Kiribati, ma anche alle ben più famose isole Fiji. Il nome significa "otto insieme" e faceva riferimento al numero di atolli effettivamente abitati, oggi sono saliti a 9 con l'aggiunta di Niulakita. La maggior parte della popolazione però si concentra nel principale, Funafuti, dove si trova anche il centro urbano che funge da capitale, Vaiaku, e gli altri villaggi più grandi, Senala e Fakaifou.

Come si raggiunge

Se vuoi arrivare a Tuvalu, il consiglio è quello di optare per un aereo, anche se, come avrai intuito, non sono tantissimi quelli che raggiungono l'aeroporto di Funafuti. Le compagnie aeree che servono questa tratta comunque sono Air Fiji ed Air Pacific, ma il consiglio è quello di controllare sempre il sito della compagnia prescelta per essere sicuri che Tuvalu sia ancora tra le loro destinazioni. Ogni tre mesi poi c'è una nave che fa sia servizio cargo che passeggeri, ma anche governativo all'occorrenza, e parte sempre dalle Isole Fiji, per arrivare a Funafuti, dove si trova anche l'unico vero porto dell'arcipelago.

Una volta arrivato, resta il problema di muoverti tra gli atolli. Scordati la macchina, il che è anche una buona occasione per non inquinare. Sull'atollo di Funafuti c'è l'unico hotel del Paese ed è dotato più o meno di tutti i comfort, compreso internet e colazione continentale. Esiste anche un servizio taxi che collega l'albergo all'aeroporto. Dopodiché affidati a biciclette e a imbarcazioni private da noleggiare. Tieni presente che è meglio affrontare questo percorso in compagnia di un navigatore esperto: nella maggior parte dei casi dovrai lasciare il mezzo principale al largo e raggiungere la riva con scialuppe più piccole. Un percorso che può rivelarsi pericoloso, dal momento che Tuvalu è spesso presa di mira da urgani e precipitazioni molto intense.

Cosa si può vedere

Raggiungere Tuvalu è comunque come aver trovato un tesoro. Nove piccoli atolli che non sono mai stati contaminati dal turismo di massa. Non ci sarà il sovraffollamento di negozi di souvenir o i locali tutti uguali, che ormai puoi trovare davvero in qualsiasi parte del mondo. Protagonista assoluta qui è la natura. Le spiagge bianche e selvagge sono l'attrazione principale dell'arcipelago, come pure, per gli esperti di immersioni, la barriera corallina. Le attrazioni naturali più interessanti si trovano all'interno della Funafuti Conservation Area e sono soprattutto le scogliere, la laguna e il canale che conduce all'Oceano. Vuoi rilassarti? Questo è il posto migliore dove tu lo possa fare.

Non essendoci vere e proprie città, se non Vaiaku, non ci sono le opere d'arte o d'architettura come le intendiamo noi. Sembra però che la chiesa sull'isola di Nanumea sia particolarmente bella e che su Savave si trovino altri luoghi sacri e villaggi che vale la pena di visitare. L'isolotto più bello è invece Mosana.

Atolli mai contaminati dal turismo di massa, dove l'attrazione principale è la natura

Gli appassionati di storia troveranno comunque di che soddisfarsi grazie ai reperti della Seconda Guerra Mondiale: Tuvalu è stata infatti una base militare americana. Bunker, piste d'atterraggio o relitti di navi si possono trovare soprattutto vicino alle isole di Nanumea, Fongafale, Motulalo e Nukufetau. Anche qui, immergersi può offrire una visita del tutto esclusiva alle imbarcazioni affondate in una delle grandi battaglie del Pacifico. E poi una curiosità: l'ufficio filatelico di Funafuti. Proprio così, quasi in mezzo al nulla c'è un edificio che dal 1975 stampa francobolli e oggi sono molto ricercati dai collezionisti di tutto il mondo.

Ma è forse l'artigianato locale che non dovresti davvero perderti. L'abilità nella costruzione di canoe, utilizzate ancora oggi dagli abitanti, o nella fabbricazione di ventagli, ornamenti, stuoie e sculture in legno ti incanteranno. Esiste anche il Centro dell'artigianato femminile, che se vuoi potrai visitare.

La cultura

La cultura di Tuvalu diventerà parte integrante del tuo viaggio. Agli abitanti piace coinvolgere i turisti in feste e celebrazioni, dove potrai ammirare anche la danza locale. La maggior parte degli spettacoli viene organizzata nel municipio, che si trova a Vaiaku. Ricorda però: il rispetto è sempre un biglietto da visita fondamentale, anche quando si tratta di seguire regole per te incomprensibili. Ad esempio, se entri in una chiesa, togliti le scarpe. La religione praticata infatti è il cristianesimo, ma restano ancora tracce delle antiche tradizioni.

Un discorso a parte è quello per dell'abbigliamento femminile. Si tratta infatti di un popolo molto conservatore, quindi il consiglio, se sei una donna, è quello di metterti in costume solo mentre sei sulla spiaggia di Funafuti, la più turistica. Sulle altre isole, è forse meglio se aggiri la questione con un pareo o dei pantaloncini corti.

Per quanto riguarda la lingua, parlano tranquillamente l'inglese, quindi non avrai problemi di comunicazione con gli abitanti. Tieni però presente che la lingua ufficiale è il tuvaluano e sono utilizzate anche il samoano e il gilbertese, che arriva dal Kiribati. Ti dico tutto questo perché potrebbe capitare che un gruppo di persone del luogo si allontanino da te per chiacchierare tra loro. Non offenderti: per loro è un segno di rispetto. Non si parla una lingua straniera davanti a chi non la può capire.

La notizia migliore di tutte? Tuvalu è uno dei luoghi più sicuri al mondo, la criminalità semplicemente non esiste. Potresti sicuramente imbatterti in qualche lite un po' più accesa, ma non rappresenterà mai un pericolo per te.

Un po' di storia

Nonostante siano piccoli isolotti in mezzo a un oceano, gli atolli di Tuvalu sono abitati fin dal 1000 a.C. Gli europei, però, li scoprono solo nel 1568, quando l'esploratore spagnolo Alvaro de Mendana y Neyra parte alla volta delle Isole Salomone e avvista invece un'altra terra. Come spesso accade, più o meno da quale momento diventarono proprietà dei Paesi occidentali, che prima guardarono a loro in modo distratto, lasciando che diventassero approdo di mercanti di schiavi e cacciatori di balene, e poi come protettorato dell'Impero Britannico, nel 1892. Anzi, per la verità lo divennero assieme alle Isole Gilbert, il Kribati appunto. Nel 1974 i due popoli chiesero di essere quanto meno separati, dal momento che essere vicini non significava condividere le stesse tradizioni e la stessa cultura. Quattro anni dopo Tuvalu ottenne l'indipendenza vera e propria e oggi fa semplicemente parte del Commonwealth.

Dove dormire e dove mangiare

Dove dormire è piuttosto semplice: di hotel ne esiste solo uno, non puoi sbagliarti. Un'alternativa sono alloggi più economici, che di norma sono comunque carini e in buono stato. Per quanto riguarda il cibo, in albergo troverai sicuramente una cucina continentale, ma i piatti tipici di Tuvalu si basano soprattutto sul pesce e vale davvero la pena assaggiarli. Un pescato così fresco non lo troverai più (ed è anche la ragione per cui dovresti informarti prima su tutte le vaccinazioni consigliate). Più complicato è il discorso dell'acqua minerale, che si trova solo a Vaiaku. In alternativa, puoi provare le bevande locali.

La minaccia del cambiamento climatico

Leggendo di spiagge bianche e isole selvagge ti è venuta voglia di partire subito? Bene, devi sapere che questo piccolo paradiso potrebbe sparire nel giro di pochi anni. Il cambiamento climatico sta provocando, ormai lo saprai bene, l'innalzamento degli oceani. Lo vediamo anche, quando Venezia viene invasa dall'acqua alta o quando un violento nubifragio si porta via metri di costa. Ecco per gli abitanti di Tuvalo questa situazione si traduce nella possibilità di essere sommersi da un momento all'altro. Certo, l'altitudine non li aiuta: solo 4,5 metri sul livello del mare. Ma è ancora meno utile l'inquinamento che noi (e non loro!) produciamo ogni giorno. Incuranti delle conseguenze.

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Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…