Imparare la gentilezza è possibile, a partire dai banchi di scuola

Dal 9 al 15 novembre il progetto Coltiviamo Gentilezza promuove la cultura delle emozioni e dell’empatia attraverso un Festival online a cui numerose attività stanno aderendo, dal negozio all’associazione, dalla banca alla scuola. Tantissime le classi e gli insegnanti che partecipano con attività, laboratori e “angoli della gentilezza”. Perché la gentilezza si può imparare.
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Gaia Cortese 13 Novembre 2020

Il 13 novembre è la Giornata mondiale dedicata alla gentilezza. E mai come in questo periodo ne abbiamo bisogno. In un momento storico in cui i sorrisi sono nascosti da una mascherina chirurgica e sono solo gli occhi a comunicare le emozioni e i sentimenti, l’importanza di un gesto gentile è fondamentale.

Abbiamo bisogno di gentilezza per prevenire e curare le emozioni negative che crescono di giorno in giorno per la paura e l’incertezza in cui viviamo da tanti mesi. E ancora una volta i sentimenti e i comportamenti più positivi emergono dai bambini che, rispettosi delle regole imposte, a settembre si sono presentati ai cancelli della scuola, più felici che mai di riprendere la loro vita sociale in classe.

I bambini sono gentili a priori e questa gentilezza non si dovrebbe perdere nel corso degli anni.

Margherita Rizzuto

La scuola è il luogo dove ritrovare un po’ di normalità e dove coltivare gentilezza. Il progetto Coltiviamo Gentilezza è nato dall’esigenza di diffondere la cultura delle emozioni e dell’empatia. Proprio in questa settimana si sta svolgendo il Festival delle Gentilezza, rigorosamente online, un'occasione per divulgare tutta una serie di iniziative e progetti per promuovere la pratica di atti gentili.

Come quella presentata da Francesca, coordinatrice pedagogica didattica della Scuola dell'Infanzia Achille Carsana di Alzano Lombardo. Un angolo allestito nel giardino della scuola dove i bambini e i loro genitori potranno lasciare e scambiarsi dei messaggi di gentilezza e speranza.

Anche lo spazio dedicato all'arte e all'educazione Art Hub – Officina Creativa, in Campania, ha aderito al Festival promuovendo l'iniziativa "Il Mosaico della Gentilezza", una raccolta di disegni, immagini e foto dove ognuno può raccontare cosa è per lui la gentilezza, il materiale ricevuto sarà la base per realizzare un grande mosaico e ovviamente, chi parteciperà riceverà l'Attestato di Coltivatore di Gentilezza.

"Durante il periodo di lockdown il progetto Coltiviamo Gentilezza è stato molto attivo, ma a stupirci è l'adesione che stiamo percependo con questa seconda edizione del Festival – ha spiegato Margherita Rizzuto, Project Manager del progetto Coltiviamo Gentilezza -.  L'obiettivo è sempre quello di stimolare una cultura delle emozioni e dell'empatia presso associazioni, scuole, negozi e agriturismi, e devo dire che hanno aderito tante realtà che non ci aspettavamo. In particolare le scuole, in cui intere classi e insegnanti hanno attivato laboratori e letture all'aperto per stimolare una riflessione, hanno scambiato pensieri e poesie che caricheremo via via sulla nostra pagina Facebook, tutto per aderire al nostro progetto. 

Nei bambini la gentilezza è innata, e così il rispetto per gli altri, per la natura. I bambini hanno meno sovrastrutture. sono più gentili verso l'ambiente e i compagni, hanno maggiore capacità di immedesimarsi: siamo noi adulti che abbiamo più problemi di inclusione. Per esempio, il giorno che riusciremo a mettere su ogni autobus un adesivo con la scritta "Sii gentile con chi è più grande di te" (invece che la frase "Riservato agli anziani"), magari sarà percepito diversamente a livello comunicativo perché è uno stimolo a fare un'azione positiva, uno stimolo che ti induce a riflettere. Non trattandosi di un divieto, ma di una comunicazione educativa positiva, forse diventa più facile da mettere in pratica.

La gentilezza si può imparare e nasce dalla pratica. Gli insegnanti ne stanno dando dimostrazione mettendosi in gioco ogni giorno con letture e laboratori. Danno l'esempio e i bambini, che già stanno facendo grandi sforzi in questo momento, imparano così a prendersi cura di se stessi e degli altri".