In Gran Bretagna avviato un progetto pilota per valutare l’impatto della settimana di 4 giorni sui dipendenti

In Gran Bretagna 3.300 lavoratori hanno aderito ad uno dei più grandi test nel mondo del lavoro, passando da cinque a quattro giorni lavorativi a settimana. Il progetto pilota, voluto dall’associazione no profit 4 Day Week Global, valuterà la produttività dei dipendenti, ma anche il loro stato di benessere.
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Gaia Cortese 10 Giugno 2022

Sei mesi. È il tempo previsto per condurre un test sul mondo del lavoro in Gran Bretagna allo scopo di approfondire i pro e i contro della settimana lavorativa corta, ossia quella che prevede di lavorare non più cinque giorni a settimana, ma quattro (e senza alcuna riduzione di stipendio).

Si tratta di un progetto pilota organizzato quest'anno dall’associazione no profit 4 Day Week Global in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Cambridge, dell’Università di Oxford e del Boston College e avviato da pochi giorni. Di ridurre i giorni lavorativi in Gran Bretagna se ne era già parlato nel 2019, prima dell'esplosione della pandemia. In vista delle elezioni, gli esponenti del partito laburista volevano già concretizzare la proposta entro dieci anni; tuttavia, la vittoria dei conservatori guidati da Boris Johnson aveva poi costretto alle dimissioni il leader laburista Jeremy Corbyn e nulla era cambiato.

Oggi, il progetto dell'associazione 4 Day Week Global vede l'adesione di 3.300 lavoratori, impegnati a mantenere il 100 per cento di produttività pur lavorando l’80 per cento delle ore previste. Dall'altra parte, i ricercatori punteranno a misurare il livello di produttività dei lavoratori e a valutare il loro stato di benessere e di qualità di vita.

"Mentre usciamo dalla pandemia, sempre più aziende si stanno rendendo conto che la nuova frontiera della concorrenza è la qualità della vitaha dichiarato Joe O'Connor, Ceo di 4 Day Week Global –, e quel lavoro a orario ridotto e incentrato sulla produzione è il veicolo per dare loro un vantaggio competitivo".

Possibile che lavorare per obiettivi quattro giorni a settimana possa migliorare la produttività e la qualità della vita fuori dall'ufficio? Con ogni probabilità sì, perché forse anche a te sarà capitato di riuscire a terminare un lavoro quando hai le "ore contate" e invece di essere poco concentrato e "combinare poco" quando sai di avere molto tempo a disposizione.

Forse il successo della settimana lavorativa di quattro giorni si spiega semplicemente così. Senza contare che avere a disposizione un weekend lungo di tre giorni permette di ricaricare le pile e tornare in ufficio il lunedì mattina con più energia ed entusiasmo.

D'altronde la settimana lavorativa di quattro giorni si sta diffondendo in sempre più Paesi del mondo, mentre si fa avanti l'idea che tutto sommato lavorare cinque giorni a settimana sia un retaggio del ventesimo secolo che va ripensato.

L’86 per cento dei lavoratori islandesi, per esempio, ha optato per la settimana corta dopo un primo esperimento condotto nel 2015 e nel 2016 a Reykjavik, che aveva coinvolto 2.500 lavoratori. Il risultato del test? Una riduzione dei livelli di stress dei dipendenti, senza alcun impatto negativo sulla produttività. Esperimenti simili verranno condotti entro l’anno in Spagna, in Irlanda, in Australia, in Nuova Zelanda e negli Stati Uniti, con il sostegno dei rispettivi Governi.