Zone a basse emissioni: le città italiane sono le migliori al mondo nella lotta contro l’inquinamento urbano

In uno studio sul traffico urbano, la compagnia inglese GoShorty ha messo a confronto i Paesi che hanno istituito, all’interno delle loro città, aree con limitazioni dei livelli di emissioni. Con 253 zone a basse emissioni l’Italia è la nazione che ne vanta di più al mondo, seguita da Germania e Regno Unito.
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Martina Alfieri 8 Settembre 2022

Le città italiane sono attente al traffico e all’inquinamento urbano. Anzi, secondo un nuovo studio realizzato dalla compagnia assicurativa inglese GoShorty, per quanto riguarda l’istituzione di zone a basse emissioni l’Italia detiene il record mondiale. Nel nostro Paese esistono 253 aree urbane con limitazioni relative al traffico dei veicoli più inquinanti, molte più di quelle presenti nei principali stati europei.

Lo studio World’s Busiest Roads analizza la situazione del traffico globale, mettendo a confronto i livelli di congestione stradale e i livelli di inquinamento delle nostre città. Rispetto al contenimento delle emissioni, l’Italia conquista il primo posto, seguita dalla Germania e dal Regno Unito: la seconda e la terza classificata contano rispettivamente 82 e 22 aree che limitano la circolazione di veicoli inquinanti.

Eccome come lo studio descrive la situazione della nostra penisola:

L'Italia è un centro di storia antica, situato in Europa e con una lunga costa mediterranea. L'Italia ha anche il più alto numero di zone a basse emissioni al mondo, con ben 253 zone che hanno implementato tali piani. Molte di queste zone a basse emissioni si trovano nelle regioni settentrionali dell'Italia, dove si trovano anche molte delle città più grandi, come Milano e Venezia.

Per quanto riguarda la congestione del traffico nelle singole città, invece, il risultato italiano – nonostante non sia negativo – non è altrettanto soddisfacente. Tra le 60 città che presentano i maggiori livelli di congestione stradale – che si traduce in tempo perso bloccati alla guida – troviamo anche Palermo (23° posto), Roma (40° posto) e Messina (45° posto).

Investire nella mobilità sostenibile e ridurre l’inquinamento urbano sono due importanti obiettivi per contrastare la crisi climatica. Dobbiamo ricordare che l’aria che respiriamo nei centri urbani influenza anche la salute delle persone: secondo l’ultimo rapporto Mal’aria di città, realizzato da Legambiente, nessuna città italiana riesce a rispettare le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel limitare le emissioni di PM2.5, e solo cinque rispettano i livelli massimi di PM10 e NO2.