Insufficienza epatica da colpo di calore: a Torino salvato un uomo con trapianto di fegato in urgenza

Un trapianto di fegato eseguito in super urgenza nazionale ha salvato dalla morte un uomo in grave insufficienza epatica a causa di un colpo di calore.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Gaia Cortese 24 Giugno 2022
* ultima modifica il 24/06/2022

Pochi giorni fa, all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, è stato eseguito un trapianto di fegato a circa 48 ore dall'iniziale malore del paziente, quello che si dice in “urgenza nazionale". La decisione di eseguire un trapianto di fegato è stata presa in seguito a una gravissima insufficienza epatica insorta per un colpo di calore di un uomo di 57 anni, in buone condizioni fisiche.

Soccorso dagli operatori del 118 che lo hanno trovato riverso a terra e privo di sensi, la temperatura corporea dell’uomo era di 41°C, dovuta con ogni probabilità a un colpo di calore. Per le gravi condizioni cliniche in cui si trovava, l'uomo é stato sottoposto all'intubazione tracheale sul posto e trasportato in elisoccorso verso la Rianimazione dell'ospedale di Alessandria.

Nelle ore successive, dopo il raffreddamento del corpo con ghiaccio sul corpo e infusioni endovenose fredde, oltre ad altre terapie per sostenere le funzioni vitali, le condizioni del paziente si sono progressivamente stabilizzate. Tuttavia, 24 ore dopo l’accaduto, le condizioni del fegato sono peggiorate: il paziente non dava alcun segno di risveglio dal coma e si trovava in uno stato di grave insufficienza epatica acuta. Il paziente è stato quindi trasferito alla Rianimazione 2 delle Molinette diretta dal dottor Roberto Balagna, per essere inserito in lista d'attesa per il trapianto di fegato in "super-urgenza nazionale" a circa 48 ore dall'iniziale colpo di calore.

Grazie al Coordinamento del Centro Regionale Trapianti del Piemonte-Valle d'Aosta e del Centro Nazionale Trapianti, è stato individuato un donatore di organi compatibile con il paziente a Udine. Dopo che l'équipe dei chirurghi del Centro Trapianto di Fegato di Torino si è mobilitata, recandosi nell'ospedale friulano per eseguire il prelievo di organi, il trapianto epatico è stato eseguito nelle sale operatorie delle Molinette ad opera del dottor Damiano Patrono sotto la supervisione del professor Romagnoli.

"Per la sua estrema rarità, il quadro di severo danno epatico secondario a colpo di calore pone particolari criticità nella sua valutazione e nella sua scelta di trattamento – ha commentato  il dottor Giovanni La Valle, Direttore Generale della Città della Salute di Torino -. Quando il grado di compromissione funzionale epatica supera i limiti di non ritorno, allora inizia una vera corsa contro il tempo, alla quale solo l'eccellenza del sistema trapianti a livello locale e nazionale permette di dare una risposta efficace".

Al momento il paziente è ancora degente presso la terapia intensiva, ma i valori della funzione epatica si sono normalizzati e i primi segni di risveglio dal coma iniziano a manifestarsi.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.