L’intolleranza al glutine ha i medesimi sintomi dell’allergia, anche se in in forma più lieve quindi non è facile da diagnosticare. La buona notizia è che se sei solo intollerante non avrai danni per l’intestino. Non significa che i sintomi siano lievi, ma che diciamo sono meno pericolosi; tuttavia dovrai comunque chiedere supporto a uno specialista per riconoscere ufficialmente il problema e imparare a gestirlo.
Facciamo un po’ di chiarezza tra i termini.
Ecco i sintomi dell’intolleranza:
In realtà è molto difficile diagnosticare l’intolleranza perché i sintomi sono davvero molto simili per non dire uguali, di norma variano solo per una minore intensità. Al contrario della celiachia, facile da individuare con esami specifici come esami del sangue o il prelievo e l’analisi in laboratorio di un campione di mucosa dell’intestino, l’intolleranza al glutine non è riscontrabile attraverso esami del sangue perché non sono ancora stati isolati i marcatori specifici che permettono di fare una diagnosi accurata. Ma non solo: nemmeno la parete dell’intestino può essere d’aiuto perché, come ti abbiamo spiegato, l’intolleranza non va ad intaccare in nessun modo le parti intestinali che appaiono, quindi, perfette.
L’intolleranza si cura sospendendo la sostanza che crea questo problema e i cibi che la contengono per almeno due mesi, naturalmente accertandosi con il medico specialista di modalità e tempistiche. Per quanto riguarda il glutine sono ormai molti i prodotti in commercio privi di glutine; così come ci sono alimenti, è il caso del riso o del mais, che sono naturalmente senza glutine.
Se l'intolleranza al glutine non viene curata è impossibile che i sintomi migliorino. Anzi, tendono ad aumentare per frequenza e intensità.
Fonte| Gavazzeni