Partiamo dicendo com’è formato il naso, cosa sono i turbinati e quale funzione svolgono. In generale, il naso è formato da mucosa nasale, seni paranasali, ossa e cartilagine.
Parlando di ossa, i turbinati sono 3 formazioni ossee rivestite dalla mucosa nasale respiratoria presenti in ognuna delle 2 fosse nasali e si possono dividere in:
turbinato superiore
turbinato medio
turbinato inferiore, un osso indipendente.
I turbinati inferiori contribuiscono:
riscaldamento
umidificazione e filtrazione dell’aria inspirata
regolazione dei flussi aerei nasali.
Sono parti del naso molto importanti, ma allo stesso tempo vengono attaccati spesso da agenti chimici, fisici ed endogeni. Molto usati per una prima diagnosi sono i test NOSE e SNOT-22 che servono allo specialista per capire i vari sintomi e dare una diagnosi, appunto iniziale, del problema.
La mucosa che riveste i turbinati è in grado di reagire a diversi stimoli, come variazioni improvvise di umidità e temperatura, anomalie del sistema nervoso autonomo, infezioni virali o batteriche. Ecco il motivo per cui i cornetti nasali modificano il loro volume gonfiandosi e sgonfiandosi. Il gonfiore o meno fa sì che sia più o meno difficile respirare. In alcuni casi, però, l'aumento delle dimensioni dei turbinati nasali, appunto ipertrofia, può diventare una condizione stabile. Ecco alcuni fattori di rischio:
Rinite allergica
Rinite vasomotoria semplice
Infezioni batteriche o virali
Predisposizione familiare
Inquinamento
Utilizzo protratto di spray nasali vasocostrittori.
Sintomi dell'ipertrofia dei turbinati
L'ipertrofia dei turbinati può provocare i seguenti sintomi:
Ostruzione delle narici
Difficoltà a respirare
Dolore al naso
Prurito nasale o bruciore
Riduzione della percezione degli odori (chiamata iposmia)
Epistassi
Alitosi
Voce nasale o metallica (rinolalia)
Frequenti raffreddori che durano a lungo e guariscono con fatica
Mal di testa (cefalea)
Riduzione dell’udito
Tosse secca.
Diagnosi
La diagnosi parte senza dubbio dall’anamnesi a cui poi, di solito, seguono:
Rino-fibro-laringo-scopia
Esame citologico e colturale del secreto nasale
Rinomanometria
Prove allergologiche
TC del massiccio facciale o una risonanza.
Non è detto che vengano prescritti tutti questi esami però questi sono, a livello generale, i più richiesti per capire l’entità del problema.
Terapia
La cura si può distinguere in farmacologica e chirurgica. Chiaramente la prima ha i risultati migliori quando ancora l’ipertrofia non è eccessiva. Dal punto di vista farmacologico si possono utilizzare:
antibiotici, per la cura di una rinite infettiva cronica antistaminici
cortisonici, per ridurre la sintomatologia allergicaspray decongestionanti vasocostrittori che riducono l’ostruzione nasale con solo scopo sintomatico (dobbiamo però sottolineare che in questo caso si alleviano i sintomi man non si va a mitigare la causa). In questo caso è bene evitarne l’uso cronico e inappropriato di tali farmaci, poiché il loro abuso porta allo sviluppo di un’ostruzione nasale paradossa (rinite medicamentosa).
Se i farmaci non funzionano a dovere o il problema è di grado severo ci si affida all’opzione chirurgia:
chirurgia tradizionale, con asportazione parziale dei turbinati ipertrofici (turbinectomia parziale o mucotomia)
chirurgia moderna mini-invasiva, basata sull’utilizzo di laser o radiofrequenze. Queste sono tecniche nuove che per mettono interventi veloci, non dolori e con minima sedazione fatti in day hopspital.