
Forse quest'anno sarà un po' diversa, ma la stagione del costume da bagno potrebbe arrivare comunque. E come sempre accade, a partire dalla primavera la massima preoccupazione è ritrovare il peso forma, rassodare ogni muscolo del corpo e contrastare a tutti i costi la più piccola imperfezione. Fino a quando non arriva davvero il momento di spogliarsi in spiaggia e inizi a notare sempre più difetti, che la luce del sole contribuisce a far emergere. Tra tutti, la cellulite.
Piccole fossette che compaiono sui fianchi e sui glutei, una pelle che non è più liscia come un tempo e la vergogna di mostrare tutto questo a chi ti vedrà in bikini. Quasi fosse una colpa. E allora cerchi il lato in cui si vede di meno e provi a mantenere sempre quello, almeno nelle foto. Eviti accuratamente di accavallare le gambe per tenere celata quella che ancora non è affiorata in superficie. Insomma, la nascondi come fosse un oggetto che hai appena rubato. Anzi, peggio.
Eppure esiste e se ti guardi intorno con occhio meno invidioso, ti accorgerai che ce l'hanno davvero tutti, persino qualche uomo. Ma poi, dove sta scritto che bisogna essere perfetti per meritarsi una giornata al mare? Ce lo hanno suggerito le pubblicità, peraltro ritoccate, e anni e anni di cultura in cui veniva suggerito che dobbiamo essere sempre perfetti per meritarci la considerazione degli altri, soprattutto se siamo donne.
Invece le persone vere, quelle che abitano nella realtà, hanno la cellulite, le smagliature, la pancetta e i peli superflui. E hai tutto il diritto di provare a contrastarli, ma se diventano motivo di vergogna, allora hai perso tu. Non te la restituirà nessuno quella giornata in cui hai passato il tempo a pensare a come coprirti meglio.