
Bolzano si aggiudica il primo posto come città in cui si vive meglio in Italia, Milano e Bologna sono in seconda e terza posizione. Completano la top 5, Trento e Firenze mentre, come nel 2022, chiudono la classifica Messina e Caltanissetta (105ª e 106ª) e Crotone (107ª). Questi sono i risultati della 25esima ricerca annuale sulla qualità della vita stilata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma, da cui emerge che la qualità della vita è buona o accettabile in sole 63 province italiane su 107.
Considerando i risultati, possiamo tradurre che, in termini di popolazione, 21 milioni e 909mila residenti (pari al 37,2% della popolazione italiana) vivono in territori in cui la qualità della vita è scarsa o insufficiente, contro i 21 milioni 789mila dell'edizione dell'anno scorso, pari al 36,9% della popolazione. Rispetto al 2022 vediamo, quindi, un lieve arretramento.
Guardando alla cartina geografica, c'è una frattura evidente tra Nord e Sud con i primi posti occupati dalle province dell’arco alpino, della pianura padana e dell’appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana, Umbria e Marche, le province del Sud e delle Isole compaiono, invece, tra i luoghi italiani in cui la qualità della vita è valutata scarsa o insufficiente. Risalgono in classifica le grandi città come Bologna e Firenze, ma anche (31ª) e Roma (33ª), che scalano una ventina di posizioni rispetto al 2022.
Per comporre la classifica sono state analizzate 9 dimensioni base : affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute e tempo libero, suddivise in 14 sotto dimensioni e 92 indicatori di base. Ma scendiamo nello specifico e vediamo in ogni ambito quali città si sono distinte.
Fonte | Italia Oggi