
Era il 2019 quando Sadiq Khan, sindaco di Londra, istituì la prima Ultra Low Emission Zone (ULEZ) di 24 ore al mondo. Era nel centro di Londra e fu pensata per proteggere i residenti della città dall'inquinamento atmosferico. Il perimetro era quello di una zona in cui vivono circa il 44% di tutti i cittadini londinesi e in cui vige una rigida limitazione alla circolazione di veicoli inquinanti. Due anni dopo, Khan estese la zona entro i confini delle strade circolari nord e sud.
Questa zona a traffico limitato prevede che i veicoli a benzina con standard di emissione inferiore a Euro 4 e quelli a gasolio con standard di emissione inferiore a Euro 6 paghino una tassa giornaliera di 12,50 sterline qualora volessero accedere alla zona. Tutti sono tenuti a pagare e non sono previste esenzioni per i residenti.
Ora un rapporto dell'ufficio del sindaco, sottoposto a revisione esterna, rileva che questa politica ha dato i suoi frutti. “Come ex avvocato, amo guardare le prove. Le prove di oggi sono inequivocabili”, ha dichiarato Sadiq Khan. “L'ULEZ è la politica più efficace per ripulire l'aria della nostra città che ci sia mai stata”.
Tra i risultati principali, il rapporto ha rivelato che:
La ULEZ non è stato l'unico strumento che ha contribuito a ridurre l'inquinamento e, di conseguenza, a migliorare la salute delle persone: prima di essa, dal 2008 era stata istituita una zona a basse emissioni per i veicoli più grandi, i cui standard sono stati aggiornati nel 2021. C'è da notare, inoltre, che anche i veicoli stanno diventando più puliti in generale. Dal prossimo 29 agosto la ULEZ sarà estesa a quasi tutta la città.
È una dimostrazione di come queste politiche, che vengono adottate in forma simile anche da alcune città italiane come ad esempio Milano, portino a risultati concreti nella riduzione dello smog, quanto meno nelle aree urbane.