L’allopurinolo è il farmaco di prima scelta nel trattamento della gotta. La gotta è una malattia metabolica caratterizzata dalla manifestazione continua di episodi di artrite acuta. Questa è causata dal deposito di urato nelle articolazioni e nella cartilagine. Sai, quando si accumulano questi acidi possono dar luogo anche a calcoli renali di acido urico, tofi (manifestazione tipica della gotta, sono masse nodulari contenenti i cristalli di urato che compaiono sulle dita o sulle orecchie) e nefrite interstiziale. Questa malattia è associata ad elevati livelli sierici di acido urico, prodotto del metabolismo delle purine. L'aumento dei livelli di urati può esser causato da:
Alla base dell'attacco di artrite c'è l'attivazione della cascata infiammatoria che coinvolge l'attivazione di:
Questo porta ad una fagocitosi dei cristalli da parte dei sinoviociti e conseguente liberazione di metaboliti tossici dell’ossigeno che danneggiano i tessuti e, successivamente portano alla lisi delle cellule con rilascio di enzimi proteolitici.
Le terapie farmacologiche per il trattamento della gotta sono:
Sai, è importante differenziare i farmaci utilizzati per il trattamento della gota in fase acuta (es. colchicina, FANS) da quelli utilizzati per il trattamento a lungo termine (allopurinolo). Quest’ultimi se utilizzati durante un attacco acuto possono prolungare ed accentuare i sintomi dell’attacco di gotta.
Abbiamo detto essere il farmaco d'elezione per il trattamento a lungo termine della gotta, spesso quando si inizia il trattamento può durare per parecchi anni o tutta la vita. La sua funzione è quella di ridurre i livelli di acido urico inibendo l'enzima xantina ossidasi. Trova dunque applicazione nella:
Una volta assunto per via orale, è assorbito per circa l'80%. Una volta assorbito viene metabolizzato dalla xantina ossidasi a formare un prodotto chiamato alloxantina. L'alloxantina è in grado di mantenere inibito l'enzima, bloccando la formazione di acido urico. In commercio, l'allopurinolo è presente in diversi dosaggi: 100 mg, 150 mg e 300 mg. A causa della sua durata d'azione si può somministrare questo farmaco una volta al giorno (ovviamente sarà il medico a valutare la posologia di allopurinolo in base alle tue necessità) a partire dai 100 mg/die.
Gli effetti indesiderati più comuni dell'allopurinolo sono:
Questi effetti scompaiono alla sospensione del farmaco. In rari casi, l'allopurinolo è in grado di legarsi al cristallino provocando cataratta.
Durante l'attacco acuto di gotta è sconsigliato l'utilizzo di allopurinolo perchè aumenta l'intensità e la durata dell'attacco artitico. Si preferisce utilizzare FANS ad alte dosi come diclofenac, indometacina, ketoprofene, naprossene, piroxicam, ecc o colchina (alcaloide in grado di eliminare dolore ed infiammazione in 12-24 ore).
Le maggiori interazioni farmacologiche dell'allopurinolo sono:
Per quanto non siano riportate manifestazioni tossiche in gravidanza, se ne sconsiglia l'utilizzo. Sarà poi la tua ginecologa a valutare l'effettiva necessità del farmaco senza danneggiare te o il tuo bambino. L'allopurinolo è escreto nel latte, ma a fronte di questo, non sono state segnalate reazioni pericolose. Anche in questo caso saranno il tuo medico o la tua ginecologa a farti seguire il percorso più adeguato.
Fonti| Katzung – Farmacologia generale e clinica; Rang & Dale – Farmacologia; Aifa – Guida all'uso dei farmaci