carenza farmaci industria farmaceutica

L’Ema ha approvato il primo elenco dell’Unione europea dei farmaci critici: cosa sono e cosa cambia per chi li assume

Si tratta di un elenco che verrà aggiornato ogni anno con tutti i medicinali considerati di fondamentale importanza all’interno dell’Unione europea: con la creazione di questo documento le autorità europee in ambito farmacologico si impegnano a prevenire eventuali carenze, che potrebbero rappresentare un problema in quanto necessari, per vari scopi, per i cittadini di diversi Paesi Ue.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Maria Teresa Gasbarrone 14 Dicembre 2023
* ultima modifica il 17/12/2023

Probabilmente non hai mai sentito parlare di "farmaci critici". Non si tratta, come potresti pensare dal loro nome, di medicinali dalla difficile reperibilità, ma di farmaci di fondamentale importanza, la cui disponibilità deve essere sempre garantita: l'espressione è stata coniata dalle più importanti autorità europee in ambito farmacologico in occasione della pubblicazione della prima versione ufficiale dell'elenco dell'Unione europea dei farmaci critici.

Il documento, firmato dalla Commissione europea, la rete dei Capi delle Agenzie dei Medicinali (HMA) – formata dai responsabili delle principali autorità dell'Unione europea che regolamentano i farmaci umani e veterinari – e l'Agenzia europea per i medicinali (Ema), è una lista di più di 200 principi attivi di medicinali per uso umano considerati fondamentali per i sistemi sanitari in tutta l'area dello Spazio economico europeo.

Si tratta quindi di farmaci che devono essere sempre reperibili, motivo per cui la continuità dell'approvvigionamento è una priorità assoluta.

A cosa serve questo documento?

La lista è uno strumento importante per sostenere gli sforzi dell'UE nel garantire la sicurezza delle forniture e nel prevenire le carenze di farmaci essenziali. Se un farmaco viene inserito in questo elenco non significa che sarà destinato a scarseggiare nel prossimo futuro, ma che, al contrario, la sua presenza deve essere garantita, più che per altri farmaci. In poche parole, sui principi attivi inseriti nel documento l'Ue dovrà svolgere un lavoro prioritario di prevenzione delle carenze, poiché una carenza potrebbe causare danni significativi ai pazienti e porre sfide importanti ai sistemi sanitari.

Un farmaco è considerato critico se è utilizzato per malattie gravi e non può essere facilmente sostituito da altri farmaci, ad esempio in caso di carenza. Inoltre, viene inserito nell'elenco dell'Unione dei farmaci critici se soddisfa determinati criteri, tra cui quello di essere critico in più di un terzo dei Paesi dello Spazio economico europeo (See). L'elenco dell'Unione sarà ampliato nel 2024 e sarà poi aggiornato ogni anno.

Come sono stati scelti i farmaci?

L'elenco – spiega l'Ema – è il risultato di un lavoro di revisione su un totale di 600 sostanze attive tratte da sei liste nazionali di farmaci classificati dai singoli Paesi come "critici". La revisione è stata effettuata con tutti gli Stati membri dell'Ue e la criticità è stata assegnata sulla base di una metodologia concordata e sviluppata in consultazione con i principali gruppi di parti interessate, comprese le organizzazioni dei pazienti e degli operatori sanitari e le associazioni di settore.

Rispetto all'utilizzo dei medicinali contenuti nell'elenco non cambierà nulla: questi potranno continuare a essere prescritti e utilizzati com'è stato finora dai pazienti e dagli operatori sanitari.

Fonte | Ema;

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.