Listeria: quali sono i cibi potenzialmente contaminati e come si previene l’infezione?

Quali sono i cibi che ti possono mettere a rischio Listeria? La Listeria monocytogenes si trova comunemente in natura, specialmente nel suolo, nelle falde acquifere, nella vegetazione in decomposizione e nelle feci degli animali, ma purtroppo cresce molto bene anche in alcuni cibi, come il latte non pastorizzato, i salumi e la verdura fresca.
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Valentina Rorato 8 Novembre 2022
* ultima modifica il 28/03/2024

L'infezione da Listeria è una malattia batterica di origine alimentare che può essere molto grave per le donne in gravidanza, le persone di età superiore ai 65 anni e le persone con un sistema immunitario indebolito. Si prende consumando prodotti lavorati in modo improprio o prodotti lattiero-caseari non pastorizzati. Quali sono le conseguenze e come si cura?

Cause

La causa di quest’infezione è quasi sempre il consumo di cibo contaminato da Listeria monocytogenes, un batterio patogeno Gram-positivo, non sporigeno e mobile, ubiquitario, ampiamente diffuso nell’ambiente, nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione.  Quali sono i cibi a rischio?

  • Verdure crude che sono state contaminate dal suolo o da letame contaminato utilizzato come fertilizzante;
  • Carne contaminata poco cotte (il contagio può avvenire anche tramite coltelli o strumenti usati per materie prime diverse. Per esempio, prima si taglia il pollo e poi il vitello, ma si usa sempre lo stesso coltello o lo stesso tagliere);
  • Latte non pastorizzato o alimenti a base di latte non pastorizzato.

Alcuni alimenti trasformati, come formaggi molli, hot dog e salumi che sono stati contaminati dopo la lavorazione. Si stima che i formaggi a pasta molle prodotti con latte non pastorizzato (chiamato anche latte crudo) abbiano una probabilità da 50 a 160 volte maggiore di causare l' infezione da Listeria rispetto a quando sono prodotti con latte pastorizzato.

Contagio

Il contagio da Listeria, come puoi ben immaginare, è molto frequente perché questi batteri tendono ad annidarsi nel cibo facilmente. Come mai? Sono in grado di sopravvivere alla refrigerazione e persino al congelamento. E resistono anche all’essiccamento, all’acidità, all’alta concentrazione di sale, a temperature fino a 45°C. Purtroppo, se trovano le condizioni favorevoli, possono crescere bene nei frigoriferi dei negozi e dei supermercati, ma anche nel frigo di casa, fino a raggiungere concentrazioni capaci di infettare la persona che poi assumerà quel prodotto. Quindi le persone che sono a più alto rischio di infezioni gravi dovrebbero evitare di mangiare i tipi di cibo che più probabilmente contengono batteri di listeria. Le persone sane raramente si ammalano, ma la malattia può essere fatale per i bambini non ancora nati, i neonati e le persone con un sistema immunitario indebolito. Un tempestivo trattamento antibiotico può aiutare a frenare gli effetti dell'infezione da listeria.

Sintomi

Se sviluppi un'infezione da listeria, potresti avere i seguenti sintomi:

  • Febbre
  • Brividi
  • Dolori muscolari
  • Nausea
  • Diarrea

I sintomi possono iniziare alcuni giorni dopo aver mangiato cibo contaminato, ma possono essere necessari 30 giorni o più prima che inizino i primi segni e sintomi di infezione. Se l'infezione da listeria si diffonde al sistema nervoso, segni e sintomi possono includere:

  • Male alla testa
  • Torcicollo
  • Confusione o cambiamenti nella vigilanza
  • Perdita di equilibrio
  • Convulsioni

Complicazioni

L’infezione da listeria può avere complicazioni gravi, perché può causare listeriosi, ovvero una “tossinfezione” perché il batterio non danneggia direttamente l’organismo, ma agisce tramite una tossina che produce, detta Listeriolisina O.  Quasi sempre richiede il ricovero in ospedale. “Secondo l’ultimo rapporto sulle zoonosi redatto dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare che ha sede a Parma (EFSA) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie in Europa (ECDC) [2], la listeriosi è tra le zoonosi caratterizzate da esiti più gravi, sia in termini di ricoveri ospedalieri sia in termini di decessi. Nel solo 2020 in tutta Europa ha provocato 1.876 casi, per lo più oltre i 64 anni di età, e 167 vittime, pari al 13% delle persone a cui è stata diagnosticata la malattia”, si legge sul sito della Federazione Nazione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e  degli Odontoiatri.

Donne in gravidanza

Le donne in gravidanza sono molto più suscettibili alle infezioni da listeria rispetto ad altri adulti sani. Sebbene un'infezione da listeria possa causare solo una lieve malattia nella gestante, le conseguenze per i loro bambini possono includere:

  • Nascita prematura
  • Morte del feto in utero
  • Un'infezione potenzialmente fatale dopo la nascita
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Come si previene

Per prevenire il contagio bisogna:

  • lavarsi le mani regolarmente con acqua e sapone
  • lavare la frutta e la verdura prima di mangiarle
  • mantenere i cibi refrigerati e pronti al freddo: assicurati che il tuo frigorifero funzioni correttamente e sia impostato su 6/5°C o meno
  • tenere separati cibi crudi e pronti
  • consumare gli alimenti entro la data di scadenza
  • seguire le istruzioni di conservazione sulle etichette degli alimenti e utilizzare gli alimenti aperti entro 2 giorni (a meno che la confezione non indichi diversamente)
  • mangiare cibi pronti entro 4 ore dalla loro uscita dal frigorifero
  • assicurarsi che tutto il cibo caldo sia cotto o riscaldato fino a quando non è completamente bollente

Cibi da evitare se sei a rischio

Se sei incinta o hai un sistema immunitario indebolito, dovresti evitare di mangiare cibi che hanno il rischio più alto di causare listeriosi. Questi includono:

  • alcuni formaggi a pasta molle crudi – tra cui brie e camembert (a meno che non siano ben cotti)
  • tutti i tipi di paté – compreso il paté di verdure
  • latte crudo o derivati
  • qualsiasi cibo poco cotto

Se sei incinta, dovresti anche evitare il contatto ravvicinato con animali che devono o hanno partorito di recente.

Fonte | Dottoremaeveroche; Epicentro

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