“L’Italia non è un paese per bici”: investiamo quasi 100 volte di più sulle auto che sulle biciclette

Secondo il dossier di Clean Cities, Fiab, Kyoto Club e Legambiente, mentre il budget impiegato per il settore automotive e le infrastrutture stradali è di 98 miliardi, alle biciclette e alle ciclabili urbane ed extraurbane spetta poco più di un miliardo.
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Martina Alfieri 25 Novembre 2022

L’Italia deve fare ancora tanta strada per favorire davvero la mobilità sostenibile. E deve farla in bicicletta.

Secondo un nuovo dossier realizzato da Clean Cities, Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), Kyoto Club e Legambiente, oggi il nostro Paese investirebbe 98 miliardi di euro sul settore automotive e sulle infrastrutture stradali, mentre alle biciclette e alle piste ciclabili urbane ed extraurbane spetterebbe solo un miliardo.

Il report "L'Italia non è un paese per bici" ci ricorda che, rispetto al resto d’Europa, il nostro Paese non fa ancora abbastanza per incentivare la mobilità dolce e a emissioni zero, come la bicicletta.

Secondo i dati Istat, riportati dal dossier, le città italiane hanno una media di 2,8 km di piste ciclabili per 10.000 abitanti, ma la situazione varia in base alle regioni: da zero km in molti capoluoghi del Centro-Sud, ai 12-15 km di Modena, Ferrara, Reggio Emilia. Sopratutto in Nord Europa, la situazione è decisamente migliore: a Helsinki si contano a 20 km per 10.000 abitanti, ad Amsterdam 14 km, a Copenaghen 8 km.

Per colmare il gap con il resto d’Europa, alle città italiane servono 16.000 km di ciclabili in più (rispetto al 2020), per un totale di 21.000 km al 2030 – si legge nel report – Da una stima prudenziale del fabbisogno economico, l’investimento dovrebbe essere di almeno 3,2 miliardi di euro nell’arco dei prossimi sette anni, pari a 500 milioni di euro all’anno, ovvero appena il 3,5% di quanto già stanziato per il comparto auto e le infrastrutture connesse, ma molto di più di quanto predisposto  fino ad ora per la ciclabilità”.

Insomma, basta poco per ottenere risultati importanti per migliorare la qualità dell’aria e dell'ambiente e, insieme, la salute delle persone, riducendo progressivamente l’utilizzo di mezzi inquinanti.

Le organizzazioni promotrici del dossier invitano dunque le istituzioni e in particolare il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) ad adottare un piano straordinario di investimenti per la ciclabilità nella prossima legge di bilancio, con uno stanziamento di 500 milioni di euro l’anno fino al 2030.

C’è però una buona notizia: a livello locale esistono tante iniziative virtuose, che promuovono la mobilità sostenibile. Un esempio? A Bergamo il progetto Pin Bike premia con buoni sconto chi va in bicicletta.