Lo stress cronico può causare l’Alzheimer, un fattore a cui dovresti fare attenzione

Non sono ancora note le dinamiche che portano allo sviluppo del morbo di Alzheimer, ma pare che lo stress cronico possa giocare un ruolo fondamentale nelle malattie neurodegenerative. Lo ha dimostrato un nuovo studio australiano, che si basa su un’importante revisione e apre la strada a nuovi percorsi terapeutici.
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Valentina Rorato 8 Luglio 2021
* ultima modifica il 11/09/2021

Il morbo di Alzheimer è ancora una malattia abbastanza misteriosa e parte del problema del trovare una cura è comprendere come e perché si scatena. Un nuovo studio, della Curtin University in Australia, suggerisce che lo stress cronico potrebbe svolgere un ruolo importante nel processo.

La ricerca si concentra sull'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (asse HPA), un percorso che collega due parti del cervello con ghiandole situate appena sopra i reni. L'asse HPA controlla una varietà di processi biologici e aiuta a gestire la nostra reazione allo stress. In passato, in una revisione di studi, i ricercatori avevano già esplorato come lo stress cronico sia sempre più collegato all'Alzheimer, suggerendo che la gestione dei livelli di stress nelle prime fasi della vita potrebbe essere un modo per ridurre il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative in seguito.

Il genetista molecolare David Groth, che ha guidato lo studio, ha così commentato: "Quello che sappiamo è che lo stress cronico influenzi molti percorsi biologici all'interno del nostro corpo”.

Parte del lavoro dell'asse HPA è regolare il rilascio dell'ormone steroideo cortisolo: maggiore è lo stress, più cortisolo viene rilasciato. L'ormone, parte di una classe nota come ormoni glucocorticoidi, aumenta la glicemia e sopprime il sistema immunitario. L'interruzione dell'asse HPA e il successivo aumento dei livelli di cortisolo sono spesso osservati nei casi di Alzheimer.

È un’osservazione importante, probabilmente qui racchiusa la chiave di cura, ma non si sa ancora perché avvenga, se ci sono dei fattori genetici o ambientali scatenanti. I ricercatori, nello studio, suggeriscono che i fattori genetici che incidono sull'asse HPA potrebbero anche influenzare l'infiammazione nel cervello, che è noto per contribuire al danno neuronale osservato in malattie come l'Alzheimer.

"Le variazioni genetiche all'interno di questi percorsi possono influenzare il modo in cui il sistema immunitario del cervello si comporta portando a una risposta disfunzionale", afferma Groth. In particolare, il team ipotizza che lo stress cronico potrebbe innescare una risposta glucocorticoide che induca le microglia, le cellule immunitarie del cervello, a diventare più infiammatorie, aumentando il rischio di neurodegenerazione.  "Identificare i meccanismi molecolari alla base dell'associazione tra stress cronico e morbo di Alzheimer, oltre a identificare i fattori genetici che potrebbero contribuire alla suscettibilità di questa associazione, può consentire di identificare nuovi bersagli terapeutici e strategie mirate alla gestione dello stress cronico. implementato".

Fonte | Studio “Chronic stress and Alzheimer's disease: the interplay between the hypothalamic–pituitary–adrenal axis, genetics and microglia” pubblicato su Biological Reviews a giugno 2021.

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