Il mal di pancia da ciclo è caratterizzato da dolori addominali che si verificano all’inizio e durante il periodo mestruale. Può durare diversi giorni (in media 3), essere caratterizzato da crampi che partono dalla pancia e si irradiano a schiena e cosche e, purtroppo, possono influenzare le attività quotidiane. Se il dolore è un fastidio e non è invalidante, va ritenuto fisiologico, ma si ritiene sia sempre meglio chiedere un consulto medico.
Il dolore alla pancia si verifica quando l'utero si contrae per perdere il rivestimento, noto anche come rivestimento uterino. Ciò può provocare dolore allo stomaco, alla parte bassa della schiena, all'inguine o alla parte superiore delle cosce.
Tra le cause c’è lo stress che influisce sull’intensità e la durata dei dolori ma la principale indiziata è la produzione di prostaglandine, molecole associate all'infiammazione, che aumentano e possono portare a contrazioni uterine importanti. Pare, che questi disturbi si riducano con l'avanzare degli anni e possono scomparire dopo la prima gravidanza.
Quando il mal di pancia è molto intenso, si parla di dismenorrea secondaria e potrebbe essere associato a ad altre condizioni, come:
Anche un dispositivo intrauterino (IUD) può causare dolori mestruali, in particolare durante i primi 3-6 mesi dopo l'inserimento.
I sintomi associati al mal di pancia da ciclo sono diversi e talvolta anche intensi. Iniziano 1 o 2 giorni prima delle mestruazioni e durano per 12-72 ore:
Nel caso, invece, della dismenorrea secondaria il dolore può iniziare prima e durare più a lungo e non è associato ad altri sintomi. Inoltre, il disturbo tende a essere più gravi nei seguenti casi:
Il mal di pancia da ciclo si può gestire usando dei farmaci antidolorifici da banco e poi si possono provare alcune rimedi naturali, come:
In caso di dolore mestruale è importante fare attenzione alla dieta e consumare cibi ricchi di magnesio, come i frutti oleosi (mandorle, anacardi, nocciole, pistacchi, noci, semi di lino e girasole). Promossi per la colazione i semi e la frutta a guscio crusca e fiocchi d’avena. Tra le verdure sono consigliate quelle a foglia verde, in particolare bietole e spinaci cotti, broccoli e tarassaco crudo, ma anche la barbabietola rossa.
Per la frutta, è indicata l’assunzione di banana, prugne e fichi, ma anche riso e cereali integrale, che sono ricchi di fibre. Promosso il pesce azzurro (sarde, sardine, alici e sgombri), che contiene omega 3 e i legumi, soprattutto le lenticchie, i ceci, ma anche i fagioli bianchi e la soia.
L’alimentazione può avere effetti positivi, ma anche negativi sui dolori mestruali. Se vuoi ridurre i crampi devi evitare i cibi molto lavorati, come gli insaccati, le bevande che contengono caffeina, che causa gonfiore e ritenzione idrica, l’alcol, che può favorire il mal di testa, ma anche problemi digestivi e intestinali, specie in caso di tendenza alla diarrea. Bocciati i cibi piccanti e la carne rossa, ricca di ferro e di prostaglandine.
Fonti | Humanitas; Msd Manuals