La malattia di Alexander è una forma di leucodistrofia, malattia genetica rara e neurodegenerativa fatale. Ciò significa che i neuroni nel cervello perdono continuamente struttura e funzionalità nel tempo.
La malattia di Alexander è una rara malattia genetica che danneggia progressivamente il sistema nervoso. È un tipo di leucodistrofia, un gruppo di condizioni che colpiscono la sostanza bianca del cervello. Queste malattie danneggiano la guaina mielinica, che circonda e protegge le cellule nervose del cervello e del midollo spinale e accelera la trasmissione dei messaggi tra le cellule.
Nella malattia di Alexander, la mielina che isola le fibre nervose nel cervello si deteriora nel tempo e nel cervello si accumulano grumi anormali di proteine, chiamate fibre di Rosenthal. Questo fa sì che il sistema nervoso smetta di funzionare correttamente.
Le persone con la malattia di Alexander possono iniziare a mostrare i sintomi in qualsiasi momento della vita. La maggior parte dei casi compare per la prima volta nei neonati o nei bambini piccoli. In rari casi la malattia si diagnostica in utero, prima della nascita del bambino. Generalmente, la progressione della malattia varia con il suo tempo di insorgenza.
E' possibile distinguere in tre forme differenti in base all'età:
La causa principale della malattia di Alexander è una mutazione nel gene GFAP, che dirige la produzione del corpo di una proteina acida fibrillare gliale (GFAP). A livelli normali, GFAP supporta la sostanza bianca del cervello (la guaina mielinica). La mutazione di questo gene nella malattia di Alexander provoca l'accumulo di questa proteina. Invece di aiutare a mantenere la materia bianca del cervello, il GFAP extra fa il contrario, uccidendo altre cellule e danneggiando la mielina. Questa condizione non quasi mai è ereditata da un genitore. È semplicemente una mutazione casuale ed è nuova nella persona che sviluppa la sindrome.
In alcuni casi, la malattia di Alexander viene ereditata da un genitore affetto in modo simile. In questi casi, la malattia è ereditata in modo autosomico dominante.
I sintomi della malattia di Alexander differiscono a seconda di quando la malattia compare per la prima volta. Se compare alla nascita, potrebbero manifestarsi:
Se compare nella prima infanzia (prima dei 4 anni), i sintomi possono includere:
I sintomi dopo i 4 anni, invece, sono:
La diagnosi della malattia di Alexander viene effettuata sulla base dei sintomi fisici, dell'imaging del cervello e dei risultati dei test genetici. Saranno probabilmente richiesti la risonanza magnetica (MRI),i test genetici che possono identificare i cambiamenti nel gene GFAP associati alla malattia di Alexander, e i test neuropsicologici, che possono valutare la funzione cognitiva.
Non esiste una cura nota per la malattia di Alexander, ma è disponibile un trattamento per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita. I bambini con la malattia di Alexander necessitano di un monitoraggio regolare da parte dei neurologi. La loro terapia includerà anche altri medici secondo necessità per affrontare i loro sintomi individuali e adattare il trattamento alle mutevoli esigenze. Le cure sono orientate a fornire la massima qualità di vita possibile e ad affrontare eventuali sintomi che causano disagio.
Fonte | Telethon