Maneskin: belli, bravi e inquinanti?

Due concerti in Europa, 11 tonnellate di emissioni. Il mondo dello show business dovrebbe iniziare a prestare più attenzione all’impatto ambientale delle proprie scelte?
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Beatrice Barra 14 Ottobre 2022

Due concerti in Europa. 11 tonnellate di emissioni di Co2, quanto una persona emette in quattro anni per tutti i suoi trasporti. Questi sono i dati riportati da Jet dei Ricchi, la pagina di giovani ambientalisti che tiene traccia delle emissioni dei mezzi di trasporto privati di personaggi celebri.

Questa volta è toccato al gruppo rock che fa cantare l’Italia e il mondo e che, per presentare il nuovo singolo The loneliest tra il 6 e il 7 ottobre  è volato da Roma a Londra, da Londra a Parigi e da Parigi a Roma con un jet privato, per un totale di oltre 11 tonnellate di emissioni, ovvero quanto una persona emette in 4 anni per tutti i suoi trasporti.

Quanto inquina l'aereo?

Gli aerei sono utili e hanno semplificato la vita all'uomo per gli spostamenti che prevedono grandi distanze e, soprattutto, di grandi quantità di persone. Devi sapere, però, che il settore dei trasporti in generale è responsabile di circa 1/4 delle emissioni globali totali. Tra tutti i mezzi l'aereo è il più inquinante. Volare produce 285 grammi di CO2 per ogni passeggero (con una media di 88 persone a volo) per ogni chilometro percorso. Un’auto ne produce 42 per passeggero per chilometro. Un treno 44 grammi.

Ma se le date dei concerti erano vicine, erano davvero possibili soluzioni alternative?

Per le persone che fanno un lavoro che prevede molti spostamenti in brevi tempi, sicuramente l'aereo è il mezzo di trasporto più comodo. Tuttavia, in una situazione di crisi climatica come quella in cui ci troviamo, sono fondamentali valutazioni attente sull'impatto ambientale delle scelte. Gli aerei come abbiamo visto sono molto inquinanti, ma trasportano molte persone. I jet privati emettono le stesse ingenti quantità di Co2, trasportando però pochissime persone, a volte anche solo una.

Nel caso riportato, per esempio, tra Londra e Parigi è presente una tratta di treno ad alta velocità che impiega 2,16h di tempo – quindi solo un’ora in più rispetto all’aereo –, ma molte emissioni in meno.

La radice del problema

Il problema, ovviamente, non sono i Maneskin o i singoli casi, quanto piuttosto un mondo – quello dello show business – in cui le programmazioni vengono fatte senza tenere conto di quale potrebbe essere il minor impatto ambientale. Quanti personaggi celebri ogni giorno fanno uso di jet privati per spostarsi da un posto all'altro? Tanti.

Nella maggior parte dei casi un artista si ritrova a dover sostenere una programmazione che prevede uno spettacolo al giorno in parti del mondo completamente diverse. Questo ostacola – anche volendo – scelte di trasporto più sostenibili. Il problema, quindi, non sono gli artisti, ma un modello in cui il "tutto e subito" fa da padrone.

La soluzione?

È difficile pensare che le dinamiche che governano il mondo dello show business possano cambiare rapidamente. Sicuramente non possono farlo tanto velocemente quanto avrebbe bisogno l'ambiente. Tassare i jet privati – proposta avanzata più volte e già attuata in altri Paesi, tipo il Canada – sicuramente non ridurrà le emissioni, né ostacolerà l'acquisto di questi mezzi di trasporto alle persone che possono permetterselo. Magari, però, farà riflettere di più sull'acquisto e i soldi recuperati potrebbero essere usati dallo stato per la ricerca e lo sviluppo di mezzi di trasporto più sostenibili.