Mary Poppins vietato ai minori di 12 anni: perché in Gran Bretagna i bambini non potranno più vedere questo film da soli

L’ente che si occupa della classificazione dei film nel Regno Unito ha declassato Mary Poppins per uso di termini dispregiativi. Ecco perché.
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Francesco Castagna 28 Febbraio 2024

Cam caminì, cam caminì, spazza camin! Così hanno cantato per anni generazioni di bambini, mentre guardavano a casa Mary Poppins. Nel Regno Unito però non sarà possibile vedere da soli uno dei film che ha fatto la storia nella cinematografia mondiale. Questo perché è stata cambiata la classificazione del film, passando dalla sigla da U (che sta per "Universal") a PG (ovvero "Parental Guide"), richiedendo quindi la presenza di adulti per i minori fino ai 12 anni.

Secondo la classifica, i film che hanno l'etichetta U dovrebbero essere "inseriti in un contesto positivo e devono offrire un contrappeso rassicurante a qualsiasi violenza, minaccia o orrore. Se un'opera è particolarmente adatta ai bambini in età prescolare, ciò sarà indicato nei consigli sul contenuto". Il simbolo PG invece indicherebbe una "Visione generale, ma alcune scene potrebbero essere inadatte ai bambini piccoli. Un film PG non dovrebbe turbare un bambino di otto anni o più. I bambini non accompagnati di qualsiasi età possono guardarlo, ma si consiglia ai genitori di considerare se il contenuto può turbare i bambini più piccoli o più sensibili".

Il motivo per cui il classico Disney ha ricevuto un nuovo tipo di classificazione è che, in alcune scene, si farebbe uso di un linguaggio ritenuto dall'ente BBFC (che si occupa di assegnare il rating, per l'appunto) discriminatorio. Così il film del 1964, in occasione della riedizione del 2024, ha ricevuto una nuova classifica, anche se non è la prima volta che Marry Poppins cambia rating (era già successo nel 2013). Il termine discriminatorio in questione, secondo un portavoce del BBFC, sarebbe "ottentotto". La parola, secondo Merriam-Webster (società rinomata per la produzione di vocabolari in lingua), farebbe riferimento al popolo africano Khoikhoi. È considerato offensivo e indica "un membro di un gruppo di popolazioni pastorali di lingua khoisan dell'Africa meridionale".