
Quando parliamo di meralgia parestesica, conosciuta anche come sindrome di Barnhardt-Roth, ci riferiamo a un disturbo di tipo neurologico, che colpisce il nervo cutaneo laterale della coscia provocando parestesie locali ossia bruciore, formicolio ma anche la sensazione di "pelle morta”. In sostanza, chi ne soffre ha un’alterata percezione della gamba anche se in realtà questa funziona benissimo a livello motorio.
Nello specifico il nervo viene compresso. Vediamo quindi quali sono le cause e i fattori di rischio ossia cosa può portare alla compressione:
Il primo passo per diagnosticarla è senza dubbio una buona e scrupolosa anamnesi a cui si aggiunge, di solito, un esame obiettivo tra cui il test di compressione pelvica. Di norma si evita il ricorso a radiografie.
La meralgia parestesica, che va a colpire in particolare modo le donne e fasce di qualunque età, può avere un doppio approccio: chirurgico e conservativo.
Il trattamento conservativo consiste nel:
L'intervento chirurgico è un'ipotesi che difficilmente si concretizza e solo se il primo approccio non ha avuto i risultati sperati. L'operazione consiste nella decompressione chirurgica del nervo cutaneo laterale della coscia.
Il recupero è in possibile, se non in tutti, in grande parte dei pazienti.
Alcuni rimedi più naturali che potresti provare potrebbero essere l’agopuntura, l’osteopatia, le erbe o gli oli essenziali.
Fonte| Johns Hopkins Medicine