Il termine meteoropatia definisce una serie di sintomi fisici e mentali che si manifestano con i cambiamenti climatici. Un vento forte è spesso collegato al dolore alla testa, i dolori articolari talvolta “avvisano” dell’arrivo di un temporale o il grigiore del cielo può essere collegato a un umore tendenzialmente depresso. Sono tutti sintomi reali, ma non hanno una causa patologica. Essere realmente meteoropatici significa soffrire di disturbo affettivo stagionale e non basta provare qualche dolorino al cambio di stagione, per diagnosticare il problema.
La meteoropatia è la manifestazione di sintomi fisici e mentali, che compaiono al cambio di stagione o al cambio di tempo. Questo problema è stato definito come disturbo affettivo stagionale (Seasonal Affective Disorder, SAD), nel 1984, dallo psichiatra Norman E. Rosenthal, il quale ha sostenuto che il malessere sia una difficoltà dell’organismo ad adattarsi ai cambiamenti metereologici. In realtà, già intorno al 400 a.C. è stata notata la sensibilità meteorologica e il legame tra cattiva salute e i capricci del tempo. Ippocrate ha, per esempio, menzionato i sintomi dei dolori atmosferici nelle sue opere scientifiche e ha esortato i guaritori locali a prestare particolare attenzione al cambiamento climatici
La causa della meteoropatia è principalmente legata a fattori biologici, tra cui:
Chi soffre di un disturbo affettivo stagionale risente maggiormente del cambio di stagione tendendo a produrre eccessive quantità di serotonina durante l’estate e di melatonina durante l'inverno.
Tra le altre cause, c'è il lavoro dell'ipotalamo, dove risiede il centro di termoregolazione che controlla la produzione e la dispersione del calore in modo da mantenere la temperatura interna del corpo intorno ai 37°C, indipendentemente dalla temperatura esterna. Quando il tempo cambia, i recettori nervosi del corpo umano possono essere paragonati ad antenne in grado di captare qualsiasi cambiamento delle condizioni meteorologiche.
Questi recettori trasmettono segnali al cervello e al sistema vegetativo-vascolare, che mettono temporaneamente in “alta allerta” altri sistemi del corpo e comandano loro di adattarsi ai cambiamenti del clima. Per fare un esempio, la pressione barometrica provoca una reazione nei vasi sanguigni che possono espandersi o, al contrario, restringersi, il che può influire negativamente sulla circolazione sanguigna nel corpo, in particolare sull'apporto di ossigeno al cervello. Pertanto, il cervello non riceve energia per il normale funzionamento.
In questo contesto, esistono dei fattori che possono influenzare il corpo, ovvero
Le persone che sono maggiormente a rischio, invece, sono:
I sintomi più comuni della meteoropatia sono:
Le persone sensibili alle intemperie che sono fondamentalmente sane differiscono dalle persone sensibili alle intemperie che soffrono di una malattia cronica. Questi ultimi riscontrano che i loro sintomi aumentano in determinate condizioni meteorologiche.
É molto difficile riconoscere la meteoropatia, soprattutto perché i dolori atmosferici compaiono più spesso quando le persone soffrono di malattie croniche. La terapia viene effettuata in relazione alle malattie esistenti per ottenere una remissione stabile e prevenire complicanze.
Per la diagnosi e il trattamento, prima di tutto, è necessario consultare un terapista. Per la SAD, oltre alla psicoterapia, si può prevedere la terapia luminosa o fototerapia (terapia della luce), che può consistere nell’esposizione naturale alla luce del sole, trascorrendo più tempo all’aria aperta. In alcuni casi, possono essere somministrati degli antidepressivi SSRI (inibitori selettivi del re-uptake della serotonina).
La terapia per la meteoropatia consiste soprattutto nella prevenzione e nell’adottare stili di vita sani. I consigli sono:
Fonte | Humanitas