Mettersi ai fornelli mette di buon umore (e allevia anche lo stress)

A confermarlo è anche l’ultimo report Food Trends 2022, realizzato da Bimby in collaborazione con la società di ricerche Mintel: cucinare è un’attività che mette di buon umore, che allenta lo stress e che, in qualche modo, è anche in grado di consolarti.
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Gaia Cortese 6 Febbraio 2022

Sei giù di morale? Mettiti ai fornelli (e, dai retta a me, prepara anche il tuo piatto preferito). Dal report annuale internazionale Food Trends 2022, realizzato in dodici paesi da Bimby in collaborazione con la società di ricerche Mintel, è evidente come l’atto di cucinare sia diventato un piacere per molte persone, un momento per allentare lo stress, concentrarsi su qualcosa di piacevole e confortevole. Quasi fosse una “specie di coperta di Linus” si legge su Ansa, e il paragone calza a pennello.

Diciamo che dopo una giornata trascorsa in ufficio tra meeting, mail e scadenze da rispettare, mettersi in cucina e preparare un piatto di pasta o qualcosa di più elaborato, può diventare un vero piacere, perché aiuta a rilassarsi e a staccare la mente da quanto accaduto nell’arco della giornata.

Il cibo ha assunto un ruolo “c

cfonsolatorio”, in grado di regalare momenti di gioia ed evasione tra le quattro mura di casa,

Dietro la preparazione di un piatto c’è un vero rituale: dal lavare e tagliare le verdure alla preparazione del condimento, fino ai tempi e le modalità di cottura da rispettare e tenere sotto controllo. Questo rituale diventa a tutti gli effetti un modo per allentare le tensioni e mettere in moto sensi come il gusto, la vista e l'olfatto, facendo provare un senso di benessere,

Dal report di Mintel risulta che ad apprezzare di più questo senso di ritualità sono i cinesi: il 77% dichiara che avere un senso del rituale nella vita quotidiana aiuta a sollevare l'umore. In Europa viene più apprezzato l’effetto antistress, così almeno viene confermato dai polacchi (53%), dai finlandesi (55%), dai tedeschi (51%) e dagli italiani e dagli irlandesi nelle medesima percentuale (50%).

Dalla ricerca si deduce che è tutto ciò che ruota intorno al cibo a migliorare l’umore e ad allentare le tensioni: i francesi (43%) gli irlandesi (35%), gli inglesi (34%) e gli olandesi (32%) affermano di gestire meglio il proprio stress grazie al comfort food ossia tutti quegli alimenti che pervadono di un senso di piacere, che soddisfano un bisogno emotivo e danno benessere. In genere possono essere alimenti legati alla memoria di un luogo, di un evento o di una persona, o ancora, più semplicemente alimenti dolci che, come è noto, hanno la capacità di consolare e far ritornare il buonumore.

Non è trascorso poi tanto tempo dal lockdown che ci ha tutti “chiuso in casa” a preparare pizze, focacce e pasta fresca, dopo aver fatto incetta di lievito dai banchi del supermercato. Non è stato solo un modo per trascorrere le lunghe giornate tra le mura domestiche, ma anche un modo per sentirsi più vicini in famiglia, per fare qualcosa per le persone a noi più care e per consolarci nella costante ricerca di qualcosa che potesse restituirci una normalità.

Negli ultimi diciotto mesi, i consumatori hanno scelto di cucinare, o di dedicarsi a qualche altra attività manuale, come strumento per gestire i propri livelli di stress. In Spagna (45%) e in Finlandia (43%) chi ha partecipato alla raccolta dati del report sostiene che la cucina sia un ottimo antistress. Se quindi lo è, non resta che organizzarsi bene con una lista di ingredienti e trovare il tempo, anche dopo una lunga giornata che ti ha tenuto lontano da casa, per preparare il tuo comfort food preferito. Ne gioverà il palato e anche l'umore.