Mieloma multiplo: allo studio una nuova CAR-T per chi non risponde più alle cure

Uno studio di fase 2 avrebbe individuato una terapia che funziona anche su pazienti che non reagiscono più a nessuno degli altri trattamenti disponibili. Un passo avanti importante, anche se non ancora definitivo, per un tumore del sangue da cui purtroppo è molto difficile guarire completamente.
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Giulia Dallagiovanna 1 Giugno 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Con oltre 5mila nuovi casi ogni anno, il mieloma multiplo è una forma di tumore del sangue che troppo spesso non viene diagnosticata in tempo. Tipica degli anziani, colpisce le plasmacellule contenute nel tuo midollo osseo e che hanno il compito di produrre quegli anticorpi che ti difendono dalle infezioni. Il problema principale è che non si guarisce quasi mai per davvero: le remissioni sono temporanee e nella maggior parte dei casi si può andare incontro a recidive. Non resta dunque che sottoporsi a periodici cicli di cure e può anche capitare che un paziente non risponda più. Proprio per questi casi si sta lavorando a una nuova CAR-T che sembra dare buoni risultati, stando a uno studio presentato al congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO).

La terapia è a base di idecabtagene vicleucel ed è stata sperimentata su 128 pazienti, di cui l'84% non reagiva più alle tre linee di trattamenti che gli erano stati prescritti fino a quel momento. I partecipanti sono stati seguiti per circa 13 medici dopo aver ricevuto la nuova CAR-T: ha risposto in modo efficace il 73% di quelli che avevano ricevuto tre diverse dosi di cellule e l'82% di quelli che avevano ricevuto invece la dose ottimale. Non solo, ma il tasso di sopravvivenza libero dalla malattia è stato in media di 8,8 mesi, ma è arrivato anche a 20 tra chi aveva raggiunto una risposta completa alla malattia.

I risultati sono stati fino a 5 volte superiori rispetto a quelli che di norma vengono stimati

I risultati sono quindi molto incoraggianti, perché si sono rivelati fino a 5 volte superiori rispetto a quelli che di solito si stima per malati in queste condizioni. Si intendono cioè quelle persone che purtroppo non riescono più a trovare una terapia che sortisca un qualche effetto contro il mieloma multiplo e che rischiano quindi di non sopravvivere a lungo.

Se la nuova terapia dovesse rivelarsi davvero efficace, permetterebbe quindi di allungare ancora un po' la vita di chi ha sviluppato questa patologia. Tieni però presente che si tratta di uno studio di fase 2: servono ancora diversi passaggi prima che questa forma di CAR-T, la prima studiata appositamente per il mieloma multiplo, possa essere validata.

Fonte| "Idecabtagene vicleucel (ide-cel; bb2121), a BCMA-targeted CAR T-cell therapy, in patients with relapsed and refractory multiple myeloma (RRMM): Initial KarMMa results" pubblicato sul Journal of Clinical Oncology il 25 maggio 2020

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