Spesso alcuni nei, così come alcune lesioni che occorrono sulla pelle, rientrano tra i principali sospettati dietro all’insorgenza di tumori. Sto parlando del melanoma, del carcinoma basocellulare o squamocellulare e delle cheratosi attiniche.
La diagnosi precoce, come sai, è la forma di prevenzione migliore cui ciascuno di noi può sottoporsi ma spesso necessita di interventi invasivi e poi, purtroppo, non sempre riesce ad arrivare per tempo.
Oggi però la scienza ha a disposizione uno dispositivo innovativo capace di ribaltare questo scenario.
Si chiama Line-field Confocal Optical Coherence Tomography (o LC-OCT) ed è uno strumento che consente di effettuare una vera e propria biopsia virtuale in maniera del tutto indolore e, soprattutto, senza alcun prelievo di tessuto.
L’esame con la LC-OCT viene effettuato in ambulatorio, può essere ripetuto nel tempo e possono sottoporvisi i soggetti di tutte le età e anche le donne in gravidanza.
Lo strumento può essere appoggiato su tutte le aree del corpo, fatta eccezione per il cuoio capelluto, la pianta del piede e il palmo delle mani e in 15 minuti è in grado di analizzare una lesione o un nevo sospetto restituendo una diagnosi (di natura benigna o maligna) in tempi rapidissimi e con un elevatissimo grado di attendibilità.
I vantaggi di questo innovativo strumento, come ti ho anticipato, sono decisivi, specialmente rispetto all’epiluminescenza, lo standard diagnostico attuale basato sull’osservazione clinica e sull’ausilio di speciali sistemi di illuminazione e lenti di osservazione.
“Con l’epiluminescenza si studia la forma, il colore e le strutture della lesione, con la LC-OCT riusciamo a vedere l’architettura, la disposizione delle cellule al suo interno” ha spiegato la professoressa Ketty Peris, Ordinario di Dermatologia all’Università Cattolica, campus di Roma.
La LC-OCT, in sostanza, permette di osservare le lesioni cutanee più in profondità, osservando tutti i suoi strati come fosse una Tac: l’immagine che restituisce possiede un’elevatissima risoluzione e permette quindi di analizzare praticamente ogni singola cellula.
“Il nuovo strumento permette poi di studiare le lesioni cutanee dall’alto verso basso, in proiezione frontale e in 3D; ha in più il vantaggio (rispetto alla OCT semplice) di avere una risoluzione altissima e di poter estendere l’esame ad una profondità tale, impossibile con le metodiche precedenti” ha aggiunto la professoressa, sottolineando che il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma oggi è tra i pochissimi In Italia a disporre di questo apparecchio, l'unico al momento nel Lazio.
Sebbene sia ancora in fase di definizione, così come i criteri diagnostici per i tumori della pelle, le prospettive promesse dalla nuova metodica basata sulla LC-OCT sono importanti e potenzialmente in grado di “rivoluzionare” diagnosi e, in un futuro, anche il trattamento delle neoplasie delle pelle.
Fonte | Policlinico Gemelli di Roma