Nel Nord Europa neonati tra le braccia di Morfeo anche a temperature sotto zero

Uno studio condotto nella città di Oulu, in Finlandia, ha affrontato il tema della “nanna sotto zero”. Una pratica molto diffusa nei Paesi nordici che sembra essere anche garanzia di lunghe e piacevoli dormite, oltre a giocare un certo ruolo anche nella prevenzione dei malanni di stagione.
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Gaia Cortese 27 Febbraio 2023

La temperatura perfetta per un pisolino all’aperto? Meno 5°C, almeno in Finlandia. Nei paesi nordici è abitudine lasciare che i bambini, anche molto piccoli, dormano all’aperto anche quando le temperature crollano sotto lo zero, ovviamente sempre ben coperti e protetti dal freddo, ma comunque all'aperto.

Alla cosiddetta "nanna sotto zero" è stato dedicato anche uno studio condotto dal ricercatore finlandese Marjo Tourula, che ha raccolto diversi dati attraverso un questionario compilato da genitori con bambini sotto i due anni di età e residenti nella città di Oulu, in Finlandia.

Lo studio ha evidenziato che consentire ai bambini di dormire all'aperto in inverno, oltre ad essere una pratica assolutamente comune, permette loro di dormire più lungo e meglio rispetto a quando si trovano in casa, e questo nonostante le temperature esterne possano oscillare anche tra i -27 e +5°C.

Di norma guance arrossate e punte del naso infreddolite sono gli unici effetti del freddo sui bambini, per il resto hanno sempre dimostrato di dormire piacevolmente bene. Anzi, sembra che il sonnellino all’aperto aiuti a prevenire i malanni di stagione e nei Paesi del Nord Europa lo sanno molto bene; non è raro, infatti, notare carrozzine parcheggiate fuori dai locali con al loro interno neonati che dormono placidamente, noncuranti delle temperature basse.

La "pennichella" sotto zero è stata adottata anche da una scuola materna in Australia, il Little Learners Early Development and Education Centre di White Gum Valley, dove per circa undici settimane i bimbi tra i due e i cinque anni hanno dormito all'esterno, sempre ben coperti e vestiti a dovere. Le brandine della scuola venivano regolarmente portate fuori quando la temperatura non era inferiore ai 16°C e non superiore ai 30°C, e quando non c'era un elevato rischio di pioggia.

La scelta del direttore della scuola materna è stata presa in base alla tesi per cui dormire al chiuso insieme a tanti altri bambini non sia del tutto salutare, ma al contrario possa favorire la diffusione di germi e batteri, causa dei più comuni malanni di stagione. Ebbene, dopo una prova di undici settimane, il direttore ha potuto constatare che meno dell’1 per cento dei bambini si era assentato da scuola per malattia, un fatto abbastanza eccezionale se si considera che la sua era una scuola materna.

Forse il motto “Non esiste cattivo tempo, solo cattivo abbigliamento” non è del tutto strampalato, anzi. Ovviamente nel caso di bambini molto piccoli è sempre bene tenerli più sotto controllo per accertarsi che non siano sudati o che le mani non siano troppo fredde. In ogni caso, trascorrere del tempo all'esterno, anche quando fa molto freddo, non ha controindicazioni.