La Festa di Quingming è una tradizione cinese che celebra non solo gli avi e i defunti, ma anche il risveglio della natura in primavera. Si celebra ogni anno 104 giorni dopo il solstizio d'inverno e cade quindi il 4 o il 5 aprile. Nel 2024 si festeggia proprio oggi, giovedì 4 aprile. La troverai anche con nomi differenti come Festa della Luminosità Pura o Festa della Luminosità Chiara e proprio queste espressioni hanno a che fare con l'origine della tradizione e con il suo profondo legame con la natura. Il Qingming inoltre è il quinto dei 24 termini solari che compongono il calendario cinese, stabiliti in antichità per guidare l'attività dei contadini durante l'anno, e segna l'inizio del periodo adatto all'aratura. Come portai immaginare quindi si tratta di una celebrazione dal significato molto importante e profondo per la cultura cinese.
In questa giornata si ricordano gli antenati e le persone care che non ci sono più, attraverso diversi rituali tra cui la condivisione di cibo, le passeggiate o i pic nic nella natura e la piantumazione di nuovi alberi. Una pianta particolarmente legata a questa festa è sicuramente il salice, molto diffusa in Cina, che inizia a germogliare proprio in questo periodo. Tra qualche giorno si potranno vedere i fiori di salice, o fiocchi, volare nel vento caratterizzati dal loro tipico ciuffo bianco e morbido. Pensa che questo albero può arrivare ad assorbire fino a 281 kg di anidride carbonica ogni anno e restituirci 204 kg di ossigeno.
Ma torniamo alla Festa di Quingming e alle sue origini. Si pensa che sia nata più di 2500 anni fa, quando regnava la dinastia Zhou. Venne stabilita infatti una data fissa in cui commemorare i defunti, una pratica importantissima in Cina e che spesso vedeva l'offerta di ingenti quantità di cibo o di oggetti preziosi.
L'orgine precisa, però, è legata a una leggenda popolare che racconta di Jie Zitui, nato proprio in questo periodo dell'anno, un uomo nobile di animo e molto devoto al duca Wen. Fedele al punto da tagliarsi un pezzo della propria gamba per nutrire il duca che, a sua volta, promise solennemente di ricompensare Jie Zitui una volta diventato re. Allo scopo di mantenere la sua promessa, Wen fece bruciare il bosco dove Jie Zitui si era nascosto per dedicarsi a una vita in solitudine e nella cura della madre. Ma invece di uscire allo scoperto e ricevere la propria ricompensa, l'uomo morì in mezzo alle fiamme.
Un anno dopo, il re tornò nella zona del bosco per rendere omaggio all'amico e trovò una nuova foresta, piena di alberi rigogliosi. Da qui, Festa della Luminosità durante la quale non si accendono fuochi, in ricordo di Jie Zitui, e si consuma infatti cibo freddo.
Cosa si fa quindi durante questa giornata? Come prima cosa ci si dedica alla visita e alla pulizia delle tombe, per ricordare i propri defunti e rafforzare il legame con la famiglia. Dopodiché, approfittando della pausa dal lavoro, ci si dedica a passeggiate nella natura, per ammirare la fioritura dei ciliegi, dei peschi e dei bellissimi fiori di Tung. In questo modo, si trasmette ai propri figli l'importanza della difesa dell'ambiente e dell'armonia tra Cielo, Terra e Uomo. Non è raro poi vedere rami di salice appesi alle abitazioni o partecipare a iniziative di piantumazione di nuovi alberi.
La Festa di Qingming diventa quindi un'occasione per essere grati alla vita che si esprime in tutte le sue forme, dagli esseri umani e il con chi è ancora vivo nei ricordi, alla natura che manifesta tutta la sua vitalità proprio in primavera. Adulti e bambini sono quindi incoraggiati a riflettere sul valore della vita e del rispetto per tutti gli esseri viventi: la luminosità rappresenta la bellezza di fiori e piante nel momento di massimo splendore, ma anche la rettidudine e i valori morali da seguire per essere in armonia.
Insomma, è una giornata dove l'uomo e la natura quasi si fondono e anche se non appartiene alla tradizione italiana, può comunque diventare un'occasione anche per noi per ricordarci di fermarci un attimo ad ammirare la meraviglia che ci circonda.
Fonti| Università Ca' Foscari di Venezia; CRI;