Se all’improvviso, e senza ragione apparente, la tua pelle, o sue ampie porzioni, si ricoprono di bollicine pruriginose – dette pomfi – formando larghe chiazze arrossate, potrebbe trattarsi di orticaria da stress. In generale l’orticaria è una manifestazione cutanea specifica, che si caratterizza per la comparsa di un eritema più o meno esteso che brucia e prude, e che ha un’origine allergica. Se ad esempio sei allergico alle fragole, se le mangi sai che il tuo corpo, che percepisce quel cibo come nocivo, avrà una reazione immediata di natura infiammatoria innescata dal tuo sistema immunitario.
Potrebbero gonfiarsi anche le mucose della tua bocca e della gola e tu potresti persino avere problemi a respirare. Anche non accompagnata da altri sintomi, l’orticaria è comunque e un disturbo problematico, perché ti crea imbarazzo, ha ripercussioni estetiche ma soprattutto ti fa stare male, perché senti la tua epidermide che “ribolle”, che brucia e ti prude in modo insopportabile. L’eruzione cutanea può interessare un po’ tutta la pelle del corpo: gli arti, il torace, le gambe o il viso.
Può anche accadere che i pomfi compaiano in piccole chiazze tra loro separate e che poi finiscano per unirsi generando un unico vasto eritema. Come ti dicevo in genere l’orticaria è una reazione allergica a qualcosa, ma qualche volta questo sintomo (perché tale è), non è associato a nulla di ciò. Qualche volta, se la tua pelle “insorge”, è perché sei molto stressato. In questo caso l’eruzione cutanea rappresenta una sorta di avviso, un allarme rosso che devi assolutamente ascoltare.
Ebbene sì, la risposta è senz'altro affermativa. Diversi studi hanno dimostrato un legame diretto tra l’orticaria e lo stress, maggiormente in chi abbia già una pelle particolarmente reattiva. Infatti quando siamo per carattere ansiosi, ed entriamo in fasi della vita particolarmente stressanti – anche per brevi periodi – il sistema immunitario ne risente in modo pesante, andando un pochino in tilt. Quello che può succedere è che quindi, senza ragioni apparenti, le tue difese inizino a produrre quantità abnormi e del tutto inutili di istamina, un mediatore chimico che si libera in caso di allergia e che è il responsabile del gonfiore e del prurito. In caso di orticaria allergica, però, l’eruzione cutanea si riassorbe in poche ore, basta eliminare il fattore che ha prodotto la reazione del sistema immunitario e assumere dei farmaci antistaminici. Nel caso dello stress, però, le cose non sono così facili!
Per prima cosa devi escludere che all'origine della tua orticaria ci siano fattori allergici, il che potrebbe implicare il sottoporti ai test cutanei indicati in questi casi. Puoi e devi rivolgerti ad un dermatologo e far valutare la tua situazione. L’orticaria da stress non è un episodio acuto, ma in genere si manifesta in modo ricorrente, fino a diventare, in qualche caso, cronica. Le cure… bè, dipende. Per ridurre subito l’eritema e trovare sollievo dai sintomi si possono assumere farmaci a base di cortisone e antistaminici, ma come puoi intuire si tratterebbe solo di un rimedio temporaneo. Occorre ridurre i livelli di stress per poter riportare il sistema immunitario in equilibrio e inibire l’iper produzione di istamina.
Chiariamo subito un concetto: lo stress non è un nostro nemico tout court. Talvolta ci aiuta, ci sostiene permettendoci di affrontare con energia ed efficacia imprevisti e situazioni complicate. Il problema è quando non smettiamo mai di essere stressati. Ovvero quando, anche una volta superata la fase critica di una circostanza specifica – non riusciamo a rilassarci e manteniamo uno stato di tensione costante che ci logora dentro. Ecco perché, alla fine, il corpo inizia a mandare segnali di resa.
L’orticaria è quindi il sintomo, di un organismo sotto pressione che ci avvisa che abbiamo tirato troppo la corda e che dobbiamo rallentare il ritmo, che dobbiamo far scemare la tensione smettere di preoccuparci per ogni cosa. Dunque, che fare? Ecco 6 modi per allentare lo stress e dare tregua alla nostra pelle ed evitare che diventi tutta un “ribollire”:
Fonte| Centro Medico Santagostino