Parrucche gratis per le malate oncologiche in Romagna: raccolti 50mila euro

Superati i 50mila euro. Con questa cifra si è conclusa la terza edizione di “La mia Mamma è Bellissima”, un progetto con l’obiettivo di finanziare la realizzazione di parrucche per le malate oncologiche.
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Alessandro Artuso 3 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Parrucche oncologiche per provare a ridurre il trauma della caduta dei capelli durante il trattamento di chemioterapia e radioterapia a cui si sottopongono le pazienti. Con il progetto "La mia Mamma è bellissima" si è voluto fornire per la terza volta, e in maniera gratuita, la capigliatura per chi deve affrontare un percorso psicologicamente forte.

La campagna di finanziamento dei cittadini (crowdfunding) si è conclusa a Ravenna e ha visto la collaborazione dell'Istituto Oncologico della città romagnola. La perdita dei capelli non è l'unico problema di fronte al quale si trova una paziente ammalata di tumore: infatti anche la parte estetica è molto importante e già in passato ti avevamo raccontato il percorso di cura estetica oncologica.

I fondi

La raccolta ha superato 50mila euro e potrà così aiutare centinaia di pazienti. Un chiaro messaggio di solidarietà che va oltre i fondi raccolti nelle 2 precedenti edizioni, che erano rispettivamente 26mila e 38mila euro. Una vera e propria maratona di solidarietà a cui hanno partecipato numerosi fornitori e anche l'ex campionessa di pugilato Simona Galassi in veste di testimonial.

Il direttore generale dello Ior (Istituto oncologico romagnolo), Fabrizio Miserocchi, ha commentato l'evento: "Due anni fa, nel 2017, le donne che hanno usufruito del Progetto Margherita erano 353. Per questo il progetto è tanto importante, avendo una duplice valenza. Si vogliono raccogliere fondi per fronteggiare i costi dell’erogazione di un servizio in forte crescita e avvertito come fondamentale dalle pazienti, di modo che chi lotta contro il cancro non debba affrontare i costi di una parrucca oncologica, spesso piuttosto elevati. Inoltre si vuole informare la cittadinanza sulla possibilità di usufruire del Progetto Margherita, visto che non è sempre facile recuperare determinate informazioni".

Fonte| Istituto Oncologico Romagnolo

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