Se vuoi essere felice, prendi la bicicletta e pedala. Secondo i risultati di uno studio americano che ha esaminato come il modo di viaggiare, la durata, lo scopo e la compagnia possano influenzare il benessere personale, sembra proprio che la bici sia il mezzo di trasporto giornaliero che regala più soddisfazione.
La ricerca, condotta dall'Università del Minnesota, è stata pubblicata su Transportation Research Part A: Policy and Practice. I dati presi in esame si riferiscono a un sondaggio del biennio 2012-2013 denominato American Time Use Survey, ossia focalizzato su come gli americani spendono il loro tempo. Ne è emerso che montare in sella a una due ruote genera più felicità rispetto agli altri mezzi di trasporto, mentre a dare più frustrazione è l’automobile e, in alcuni casi, il trasporto pubblico. Anche un altro americano, John Ratey, psichiatra della Harvard Medical School, nel suo libro "Spark: The Revolutionary New Science of Exercise and the Brain", racconta di pazienti che dopo un anno di cicloterapia erano notevolmente migliorati da gravi forme di depressione.
Niente è paragonabile al semplice piacere di un giro in bicicletta.
Ma a convincermi ancora di più che la bicicletta possa renderti felice è la semplice considerazione che evochi anche un passato in cui la due ruote rappresentava l'unico mezzo di trasporto che ci pemettesse di essere autonomi. Penso all'infanzia e alle prime scorribande con gli amici, all'adolescenza e quel senso di conquista di autonomia quando ancora la patente era un miraggio. Se montare ancora in sella porta con sé questi ricordi, non posso che sentirmi felice nel momento stesso in cui stringo il manubrio tra le mani.
Naturalmente conta anche il motivo per cui ci si sposta: una cosa è spostarsi per raggiungere un amico, per recarsi in palestra o per una gita con la famiglia, altra cosa è doversi spostare per andare al lavoro. Resta il fatto che pedalare addolcisce un po’ la pillola e pertanto, se la distanza lo consente, resta il mezzo migliore per raggiungere l’ufficio: almeno avrai evitato il traffico cittadino, avrai fatto un po’ di attività fisica, non avrai contribuito a inquinare l'aria della città e soprattutto ti sarai rigenerato con l’aria frizzante del primo mattino.
Tornando allo studio dell'Università del Minnesota, secondo quanto affermato dalla ricercatrice Yingling Fan "la famiglia e gli amici hanno un ruolo nel nostro modo di viaggiare. La nostra ricerca dimostra che viaggiare con loro, soprattutto con i bambini, non è solo più felice, ma più significativo che farlo da soli". Ben venga quindi la passione per la bicicletta, meglio ancora se contagia tutti i membri della famiglia.
La bicicletta non è solo un’iniezione di felicità. Fa bene anche alla salute. A livello muscolo-scheletrico, pedalare tonifica tutta la muscolatura, soprattutto quella degli arti inferiori e a livello delle articolazioni. Il peso del corpo si scarica interamente sul telaio della bicicletta e questo aiuta molto chi soffre di disturbi alla schiena. Gli effetti positivi sono evidenti anche per l’apparato cardio-circolatorio perché pedalare aumenta la resistenza, migliora la circolazione del sangue e rende più elastiche le pareti delle vene, grazie al movimento ritmico dei muscoli. Andare in bicicletta con costanza non solo rafforza il cuore ma anche la ventilazione polmonare, quindi i benefici si rilevano anche a livello dell'apparato respiratorio.
Un'altra ricerca pubblicata sull'International Journal of sport medicine sostiene che più si pedala intensamente e più si allunga l'aspettativa di vita, soprattutto perché si allontana il rischio di malattie cardiache. Secondo la ricerca l'aspettativa di vita delle donne aumenterebbe di due, tre anni, quella degli uomini di quattro, cinque anni. Sembra che poi che i ciclisti del Tour de France vivano in media circa 8 anni in più rispetto agli altri sportivi. Sarà vero? Non resta che montare in sella.