Per fare un’auto ci vuole…il riso! Al posto della plastica si userà il cereale per costruire gli abitacoli delle macchine

SEAT lancia per la prima volta sul mercato le auto con gli abitacoli costruiti interamente di Oryzite, un materiale rinnovabile che deriva dalla lolla di riso, al posto della plastica. La SEAT Leon sarà la prima macchina a sfruttare questa nuova sostanza e i benefici saranno tantissimi: dalla riduzione delle emissioni ai costi, fino al peso della vettura che diminuirà notevolmente, abbassando così i livelli di inquinamento.
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Francesco Li Volti 27 Novembre 2020

È il cibo più popolare del pianeta, la base di piatti famosi in tutto il mondo e ora ci si può anche realizzare parti di auto. Chissà cosa ne penserebbero Jean-Pierre e Jean-Frédéric Peugeot, i fondatori della prima azienda automobilista del mondo.

"Il riso al posto del ferro e della plastica? Ma stiamo scherzando?" probabilmente penserebbero. Ebbene, dopo più di 100 anni, il mondo dell'auto sta per assistere a una vera rivoluzione. In nome della sostenibilità.

SEAT (del gruppo Volkswagen) ha deciso di investire nell'Oryzite, un materiale fatto di lolla riso. Sulle 750 tonnellate di riso raccolte ogni anno nel mondo, 150 sono rappresentate dalla lolla, uno scarto che solitamente viene destinato alla spazzatura. In particolare, la casa automobilistica utilizzerà l'Oryzite al posto della plastica per costruire le rifiniture degli interni, ovvero gli abitacoli delle macchine.

Il risultato? L'auto apparirà la stessa, solo che avrà un peso più leggero. Ma non solo, perché a beneficiarne saranno anche i consumi e le emissioni, in quanto verrà utilizzato questo materiale totalmente rinnovabile. L'obiettivo finale del brand, come di tutto il gruppo Volkswagen, è diventare carbon neutral entro il 2050.

La casa automobilistica spagnola sta testando questi nuovi elementi di rivestimento sulla nuova Leon, arrivata alla sua quarta generazione. L'Oryzite sarà utilizzato per la realizzazione del portellone posteriore, il doppio pianale di carico del bagagliaio e la tappezzeria superiore.

Ma l'Oryzite non è una novità per le automobili. L'azienda produttrice di pneumatici GoodYear è stata la prima a introdurla. Alcune delle sue gomme ne contengono diverse quantità.

I sedili delle Fiat Panda e 500 Hybrid sono fatti interamente di plastica recuperata dai fondali marini (10%) e dall'ambiente (90%). Anche per quelli della Audi A3 sono stati usati materiali di riciclo (anche se solo in parte), come le reti da pesca. Discorso differente per le auto elettriche Polestar (del gruppo Volvo), che mira a abbattere la plastica attraverso materiali vegani, ossia non di origine animale.