Per inquinare meno anche in aria: ecco l’aereo ibrido progettato dal Mit

Un mezzo sempre con propulsione a gas, ma con un sistema di controllo delle emissioni capace di catturare il 95 per cento degli ossidi di azoto e ridurre del 92 per cento le morti premature causate dall’inquinamento dell’aviazione.
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Gianluca Cedolin 5 Febbraio 2021

Come ti avevamo raccontato un po' di tempo fa, gli aerei sono i mezzi di trasporto che inquinano maggiormente: secondo l'Air transport action group, il settore dell'aviazione produce il 2 per cento delle emissioni di CO2 totali generate dall'uomo. Per ogni passeggero, volare produce 285 grammi di anidride carbonica per ogni chilometro percorso. Se sulla tecnologia elettrica, totalmente a zero emissioni, il settore dell'aviazione deve ancora compiere diversi passi in avanti, un gruppo di ingegneri del Mit di Boston avrebbe sviluppato un propulsore per aerei in grado di eliminare il 95 per cento di emissioni di Nox.

Gli ossidi di azoto

Gli aerei infatti non emettono solo CO2, ma anche monossido di carbonio, idrocarburi, ossidi di zolfo, particolato e appunto ossidi di azoto (NOx), tutte sostanze dannose per la salute del pianeta e dei suoi abitanti. Secondo il WWF, il traffico aereo sarebbe responsabile del 5 per cento degli effetti climatici causati dall'uomo, e questo impatto sembra destinato ad aumentare con la prevista crescita del settore.

Gli ossidi di azoto, che nascono dalla combinazione con l'ossigeno (in particolare l'ossido di azoto NO e il biossido NO2), sono composti che inquinano l'atmosfera. Eliminando la loro emissione dai voli aerei, secondo la ricerca dell'Mit, le morti premature causate dal settore dell'aviazione si ridurrebbero del 92 per cento.

Il sistema ibrido dell'Mit

I ricercatori hanno avuto l'idea del nuovo sistema di propulsione studiando i sistemi di controllo delle emissioni post-combustione nei motori diesel e a questo hanno aggiunto una componente elettrica; ma cerchiamo di capire come funzionerebbero questi nuovi aerei ibridi.

Ad oggi i motori degli aerei hanno delle turbine a gas che azionano le eliche, facendo uscire dal retro i gas di scarico, senza filtri. Controllando le emissioni infatti si andrebbe a interferire sulla propulsione. Per questo, gli ingegneri del famoso istituto hanno pensato di spostare la turbina a gas nella stiva: questa, invece che alimentare direttamente le eliche, azionerebbe un generatore (posto anch'esso nella stiva) per produrre energia, che a sua volta alimenterebbe le eliche. In questo modo, le emissioni prodotte in origine dalla turbina a gas potrebbero essere inserite in un sistema di controllo, capace (come nei veicoli diesel) di ripulire i gas di scarico prima di espellerli.

Dall'Mit parlano di «tremenda sfida ingegneristica», ma comunque molto meno complessa e laboriosa di un aereo completamente elettrico, per il quale servirebbe aggiungere centinaia di chilogrammi al peso. L'aereo ibrido-elettrico non eliminerebbe del tutto l'inquinamento, ma in quota sarebbero catturate quasi tutte le emissioni di NOx, con benefici importanti per la salute umana e per la lotta alla crisi climatica.