Perché gennaio è percepito come il mese più lungo dell’anno?

Ogni anno la stessa storia: il mese di gennaio sembra infinito. Perché viene percepito in questa maniera? Te lo dico io.
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Gaia Cortese 26 Gennaio 2023

Mancano cinque giorni alla fine di gennaio. E non vediamo tutti l’ora che questo mese finisca. Perché? Perché gennaio è il mese che viene percepito come il più lungo dell’anno, nonostante conti trentuno giorni come altri mesi più "digeribili": marzo, maggio, luglio, ottobre e dicembre.

Eppure gennaio è infinito ed è tutto in salita. Sono appena finite le vacanze di Natale, interi pomeriggi passati a giocare all’Allegro Chirurgo o a Forza 4 (si suppone chi ha figli in casa), a guardare serie tv sul divano con una cioccolata calda in mano o a sciare in qualche località di montagna.

A gennaio si rientra in ufficio e prima di poter programmare un’altra vacanza, ce ne vuole. Oltretutto si riprende la routine quotidiana, con temperature che non perdonano: il freddo di dicembre potevamo sopportarlo ascoltando Last Christmas di George Michael, il freddo di gennaio è solo insopportabile e non ha una hit che lo sostenga. E se non fosse abbastanza, gennaio porta con sé anche i cosiddetti tre giorni della merla che, secondo la tradizione, corrispondono ai tre giorni più freddi dell'anno, vale a dire 29, 30 e 31 gennaio.

Certo, le giornate si stanno allungando, ma la mattina ci si sveglia ancora con il buio pesto e la storia non cambia quando si esce dall’ufficio. Per vedere un po' di luce in fondo al tunnel dobbiamo aspettare febbraio, che se si fosse preso qualche giorno di gennaio, avrebbe fatto un favore a tutti.

E poi ci sono i buoni propositi, immancabili a gennaio, come del resto a settembre dopo le vacanze estive, ma in questo periodo dell’anno sono propositi che non perdonano perché sono quasi irrealizzabili: come si fa ad avere voglia di andare in palestra o dedicarsi alla corsa con tanto freddo? Come si fa pensare di iniziare una dieta post vacanze quando si ha bisogno di calorie per combattere le temperature rigide, oltre a quella lieve depressione che ti prende ogni giorno?

Vogliamo dire che gennaio è il mese più lungo dell’anno e anche il più triste? Diciamolo pure, perché non è un caso che quello che è noto come il Blue Monday, ossia il giorno più triste  dell’anno, cada proprio il terzo lunedì di questo mese tiranno.

Lungo, anzi infinito, ma per arrivare (vivi) alla fine di questi trentuno giorni si può mantenere un atteggiamento positivo. Come? Constatando, per esempio, che ogni giorno si guadagna dai due ai tre minuti di luce. Dandosi un obiettivo per la fine del mese, come provare a mangiare vegetariano, o mantenere la casa più ordinata, o ancora, iniziare a seguire un corso per imparare qualcosa di nuovo. La novità introdotta contribuirà a far sembrare gennaio un mese un po' più corto rispetto ai novantasei percepiti. Garantito. Per il resto, pensiamo che febbraio è quasi alle porte.