
Quanto ti emozioni quando scopri che il tuo cantante preferito si esibirà in concerto vicino alla tua città? Nonostante le canzoni siano le stesse, ascoltare musica dal vivo è sempre più emozionante che sentirla da audio pre registrati, e non solo perché in live abbiamo la possibilità di vedere il cantante.
Uno studio recente ha dimostrato che il cervello umano reagisce diversamente a seconda della modalità con cui ascoltiamo musica perché le esibizioni dal vivo consentono agli artisti di poter influenzare e modulare la risposta emotiva del pubblico. Per capire, quindi, il comportamento dei nostri meccanismi neurali quando ascoltiamo della musica, 19 volontari sono stati studiati dal team di Sascha Frühholz, professore dell'Unità di Neuroscienze dell'Università di Zurigo.
Due pianisti professionisti (un uomo e una donna) hanno suonato dodici pezzi brevi da 30 secondi composti da quattro diversi temi musicali, due dei quali erano di una valenza piacevole e due di valenza spiacevole. I ricercatori hanno sottoposto i volontari a un esperimento di neuroimaging, una sorta di risonanza magnetica, per confrontare la loro attività cerebrale a seconda se gli stessi brani musicali fossero stati suonati dal vivo o meno.
"Abbiamo chiesto al pianista di cercare di cambiare il modo di suonare per adattarsi all'attività cerebrale che poteva vedere nell'ascoltare – ha spiegato Frühholz. – Una delle cose che rende la musica dal vivo più forte emotivamente è la capacità di poter cambiare qualcosa nell'esibizione, e se il cambiamento avviene contemporaneamente anche nel pubblico, con la stessa intensità, pensiamo che ci sia una sincronia". Potremmo definire questa sincronia una sorta di empatia musicale, una comunicazione diretta e stretta tra musicista e ascoltatore che non avviene con la musica registrata.
Ascoltando musica live tutti i partecipanti hanno mostrato un'attività più alta nell'amigdala sinistra, la parte del cervello umano che processa qualunque tipo di emozione, da quelle negative a quelle positive. L'elaborazione delle emozioni, però, non coinvolge solo l'amigdala. "Abbiamo trovato un'ulteriore attività cerebrale significativa in diverse regioni cerebrali subcorticali del sistema limbico e del talamo – ha aggiunto Frühholz – Possiamo concludere che chi ascolta musica dal vivo provi emozioni più coinvolgenti e dinamiche di chi ascolta canzoni pre registrate".
Fonte | "Live music stimulates the affective brain and emotionally entrains listeners in real time" pubblicato su PNAS il 26/02/2024.