Perché praticare attività fisica dopo una diagnosi di tumore è fondamentale

Non ci sono controindicazioni per la pratica dell’attività sportiva, neppure dopo la diagnosi di un tumore. al contrario mantenersi attivi può contribuire al benessere di corpo e mente e migliorare la risposta alle terapie.
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Gaia Cortese 24 Aprile 2022
* ultima modifica il 24/04/2022

Praticare attività fisica fa bene al corpo e alla mente. Perché allora non dovrebbe dare dei benefici anche nel corso di una terapia o nello specifico dopo una diagnosi di tumore?

Secondo quanto riferito dal sito ufficiale dell’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), oggi quasi quattro pazienti oncologici su dieci, vale a dire il 38 per cento circa, sono sedentari. È quasi la metà dei pazienti totali, e non è un risultato che possa rimanere inosservato. Il problema è che, al di là della terapia, forse medici e dottori non forniscono sufficienti informazioni relative alla pratica di un’attività sportiva, considerato anche quanto sia probabile che il paziente stesso non ritenga neppure opportuno informarsi a riguardo, perché già prima non praticava attività fisica.

Dei benefici dello praticare sport abbiamo già parlato in questo articolo: riduce la pressione arteriosa perché migliora l’attività cardiocircolatoria, riduce il rischio di obesità perché aiuta a dimagrire e a migliorare il metabolismo, riduce il livello di colesterolo, migliora l’attività dell’apparato respiratorio, fa bene a muscoli e ossa e rafforza il sistema immunitario.

Seguendo quindi quelle che sono le raccomandazioni  generali, che prevedono circa 150 minuti a settimana (o 30 minuti al giorno) di attività fisica moderata, sempre da adattare a come ci si sente e alla propria mobilità, anche i pazienti oncologici dovrebbero iniziare a considerare l’idea che una regolare attività fisica non può che far loro bene, sempre tenendo conto delle proprie condizioni specifiche, del tipo di tumore, del trattamento in corso e degli effetti secondari sull’organismo. Per questo motivo è fondamentale svolgere qualsiasi attività sotto il controllo del proprio oncologo.

Sempre secondo le raccomandazioni dell'Airc, l’ideale sarebbe inserire nel proprio programma di allenamento diversi tipi di esercizio. in primis degli esercizi di respirazione, per contrastare i problemi respiratori a volte associati al tumore e che spesso rappresentano la prima causa  della sedentarietà. Fondamentali sono anche gli esercizi di stretching, per migliorare postura e flessibilità e aumentare l’afflusso di sangue e ossigeno ai muscoli.

Oltre agli esercizi di forza, necessari per contrastare la perdita di massa muscolare legata alla malattia e ai trattamenti, sono utili anche degli esercizi di tipo aerobico, come ad esempio una camminata dall'andatura più o meno veloce, che contribuiscono a rinforzare cuore e polmoni e a sentirsi meno stanchi durante la terapia. Infine, ultimi ma non meno importanti, possono essere anche utili degli esercizi di equilibrio, indispensabili per muoversi con maggiore sicurezza ed evitare incidenti, come per una semplice caduta.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.